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G20 ridà fiato al Bitcoin ma non a Ripple e Ethereum. Quanto durerà?

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Dal G20 voci che fanno rifiatare il Bitcoin ma non Ripple ed Ethereum

Il Bitcoin sembrava veramente alle strette, per via dell’inizio dei lavori del G20 che proprio durante il 19 e il 20 marzo avrebbero dovuto parlare anche di criptovalute, tra cui il BTC. E così infatti è stato, solo che l’esito a quanto pare sarebbe diverso da quello che ci si aspettava. Infatti, stando quanto afferma Bloomberg, da un comunicato ufficioso (e quindi, non ufficiale), si apprenderebbe che dai tavoli delle commissioni del G20 vi sarebbe un’apertura alle valute digitali, come forma di espressione della nuova economia.

Sebbene i resoconti ufficiali debbano essere ancora pubblicati, la sola diffusione del comunicato ufficioso ha ridato fiato alla quotazione Bitcoin che risale verso i 9000 dollari. In questo momento, alle ore 18 di mercoledì 21 giugno, la quotazione del BTC è pari a 8962 sul dollaro, secondo le medie fornite da CoinMarketCap, che prende come riferimento diverse piattaforme di scambio in cui è quotato anche il Bitcoin.

Ripple ed Ethereum restano indietro

Se la criptovaluta madre torna verso i 9000, Ripple non riesce a tenere il passo e approfittare di questa situazione di sollievo. Oggi infatti quota 0,69 dollari, con una variazione percentuale su base giornaliera che vede una perdita del 1,67%.

Ethereum fa meglio, con una variazione percentuale sempre sulle 24 ore pari al +2,85% e una quotazione degli Ether sul dollaro che si attesa a quota 564 dollari. Comunque ben al di sotto, praticamente la metà, della quota superiore ai 1000 dollari toccata a inizio anno.

Sia per gli XRP di Ripple che per gli ETH di Ethereum, l’attestazione a questi nuovi livelli dimostra la loro effettiva sopravvalutazione nei mesi precedenti. Se sono destinate a salire, avranno modo di farlo in condizioni di mercato non “drogate” dall’eccessivo entusiasmo.

Bitcoin è anche quotato su piattaforme di trading CFD per negoziazioni al rialzo e ribasso come Markets.com.

Cambio Ripple Euro, doppio minimo da confermare

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Cambio Ripple Euro, fase laterale e doppio minimo da confermare

Nella seguente analisi tecnica ci occuperemo del cambio Ripple Euro nel brevissimo termine. Analizzando il grafico a 4 ore (grafico in alto) per mezzo di candele classiche del cross Ripple Euro possiamo osservare la presenza di un millimetrico doppio minimo fatto registrare in area 0,44€ circa evidenziato sul grafico con le frecce arancioni. Osserviamo, inoltre, che le quotazioni hanno provato più volte ad attraversare al rialzo la media mobile esponenziale a 200 periodi senza, però, successo (cerchi blu), segnale ancora di debolezza in corso per la criptovaluta. Tecnicamente la tendenza di breve termine del cambio Ripple Euro è ancora impostata al ribasso, almeno fino a quando i prezzi non si porteranno con decisione al di sopra di 0,88€.

Cambio Ripple Euro, fase laterale e doppio minimo da confermare

Allargando il grafico del cross Ripple Euro ed analizzandolo su base oraria per mezzo di classiche, possiamo osservare una fase laterale che ha come resistenza area 0,59€ e come supporto area 0,52€ (linee viola orizzontali). All’interno del range notiamo come i prezzi nelle ultime ore si stanno muovendo al di sopra di tutte le medie mobili esponenziali (frecce blu).

Cosa aspettarsi per il futuro sul cambio Ripple Euro circa il brevissimo termine? A nostro avviso, il senso della rottura (rialzista o ribassista) definirà con buone probabilità la direzione futura dei prezzi. Ricordiamo, infine, che le fasi laterali sono fasi in cui compratori (tori) e venditori (orsi) si eguagliano.

Nel momento della scrittura il cambio Ripple Euro batte quota 0,564€. Ripple è disponibile per la negoziazione su varie piattaforme di contrattazione tra cui sulla piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Spesometro 2018, tutti i cambiamenti

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Spesometro 2018, i cambiamenti riguardo a scadenze, mini fatture ed esoneri

In questo 2018 ci saranno numerose novità per quanto riguarda lo spesometro e le leggi che lo riguardano. Nello specifico la principale novità introdotta dalla Legge 148 del 2017 è la possibilità di scegliere tra due tipi diversi di scadenze: una trimestrale e l’altra semestrale.

Entro il 6 Aprile 2018 ad esempio si potranno mandare i dati relativi il secondo semestre del 2017. Questo termine utile è stato prorogato fino alla data sopracitata per agevolare tutti quei professionisti che avevano evidenziato difficoltà a mandare prima i dati.

Difficoltà ed errori

Nell’invio dei dati si sono verificate non poche difficoltà figlie del poco tempo a disposizione ma anche di natura tecnica e interpretativa. Importantissimo sottolineare a questo proposito che tra le novità riguardanti lo spesometro nel 2018 rientra anche il ramo delle correzioni.

Queste, infatti, non prevederanno nessuna sanzione per i professionisti, che possono quindi finalmente tirare un sospiro di sollievo.

La scelta dei due tipi di scadenze (trimestrale o semestrale) determinerà inoltre anche quelle che saranno le scadenze future. Proprio per questo è bene prestare la giusta attenzione a questa scelta.

Scadenze

Nel caso in cui si opti per la scadenza trimestrale le fatture emesse dovranno essere comunicate entro il 31 Maggio, 30 Settembre, 30 Novembre di ogni anno ed entro il 28 Febbraio dell’anno successivo.

Per quanto riguarda la scadenza semestrale invece si ritengono valide solo le date del 30 Settembre e 28 Febbraio.

Di sicuro delle modifiche che permettono di semplificare e di rendere la vita più semplice ai professionisti abituati ad interfacciarsi con un sistema non sempre conveniente.

Mini fatture

Tra le tante novità di questo spesometro 2018 troviamo anche quelle che riguardano le cosiddette mini fatture. Si tratta in questo caso di fatture al di sotto dei 300 euro le quali potranno essere inviate non più solo singolarmente ma anche in un unico documento riassuntivo.

I dati da applicare per queste fatture (ma anche per le fatture “tradizionali”) saranno partita iva o codice fiscale di chi è coinvolto, numero e data della fattura in questione, base imponibile e aliquota applicata.

Individui esonerati

Tra le tante novità dello spesometro 2018 troviamo anche l’esonero di alcuni soggetti specifici. In particolare saranno esonerati i produttori agricoli situati in zone montane oltre naturalmente ai soggetti già esonerati come contribuenti che hanno aderito al sistema di fatturazione elettronica, pubblica amministrazione e amministrazione autonoma e minimi.
In ogni caso, nonostante la categoria dei liberi professionisti sia quella che da un punto di vista fiscale è più tartassata, queste novità mirano a combattere sempre di più l’evasione fiscale e a rendere più agevolata proprio questa categoria di lavoratori.

App che spiano i profili Facebook, come scoprirle

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Lo scandalo Cambridge Analytica travolge il social e le azioni Facebook

Grande scalpore ha fatto il caso relativo alla Cambridge Analytics, una società di big data, che avrebbe sfruttato Facebook per acquistare illegalmente informazioni di oltre 50 milioni di profili al fine di ottenere informazioni sui profili personali. Informazioni che sarebbero poi servite per influenzare risultati elettorali. L’azione illecita di questa azienda non si è limitata però solo all’ambiente britannico ma a quanto pare è stata sfruttata anche da un partito politico italiano ancora non ben definito.

In ogni caso parlamentari britannici e americani si sono scagliati letteralmente contro la piattaforma di Mark Zuckerberg accusando il social network di non essere abbastanza sicuro e tutelato sotto questo punto di vista.

Azioni Facebook, titolo al ribasso del 7%

Questo scandalo ha favorito le vendite sulle azioni Facebook, così come operazioni al ribasso sulle piattaforme di trading. Si noti, nel seguente grafico fornito da Plus500, il crollo repentino avvenuto in data 19 marzo, che ha favorito per l’appunto chi ha aperto posizioni Short, ovvero “vendi”.

[plus_chart chart=”FB”]

Come funzionava il metodo Cambridge Analytica

Il funzionamento che sta alla base dell’azione compiuta dalla Cambridge Analytica è molto semplice e apparentemente innocuo. Nello specifico “l’arma” principale era un quiz denominato ThisIsYourDigitalLife il quale tramite alcune domande accurate prometteva di indovinare aspetti privati della personalità dell’utente.

Naturalmente l’obiettivo originale era quello di carpire quante più informazioni possibili circa l’orientamento, non solo politico, degli utenti. In particolare hanno utilizzato questa funzione oltre 270mila utenti e, per effetto moltiplicatore dovuto ai contatti collegati, la portata ha raggiunto circa i 50 milioni di utenti.

Questo tipo di attività naturalmente viola quelli che sono i principi basilari di Facebook.

App e pericoli per la sicurezza

Ciò che è emerso da questa indagine circa i presunti crimini di Cambridge Analytica è che gli utenti su Facebook accedono con una facilità disarmante ad una grande quantità di test, giochi, quiz e quant’altro che mettono a rischio la sicurezza e la riservatezza delle loro informazioni personali.

Purtroppo, mentre per i due terzi si tratta sostanzialmente di app innocue, ce ne sono alcune che, come abbiamo avuto modo di vedere, sono manovrate da terzi soggetti che hanno un interesse ben preciso nei confronti di tali informazioni.

Proprio per questo è utile capire come fare per proteggere la propria sicurezza.

Controllare app da PC

Per quanto riguarda il PC risulta molto semplice verificare che non ci siano app o servizi che stanno “succhiando” informazioni in maniera automatica. Nello specifico bisogna andare sulla schermata di home e accedere alla voce Impostazioni del browser.

Da qui bisogna esplorare la sezione App nella quale è possibile verificare quelle strettamente connesse con Facebook. Non è raro imbattersi in questa sezione in app non più attive da tempo o comunque poco utilizzate.

Controllo dallo smartphone

Questo tipo di controllo è possibile effettuarlo anche da smartphone in maniera altrettanto semplice, consultando le Impostazioni dell’account. Una volta cliccato su questa sezione si potrà accedere alle App e a Accesso effettuato con Facebook nel quale poter visualizzare tutte le applicazioni che in qualche modo possono carpire informazioni assolutamente private che possono andare dalla data di nascita, preferenze di ogni genere, familiari, relazioni, amici, luoghi visitati e molto altro ancora.

Le app sugli smartphone possono essere anche più invasive quando toccano rubrica e numeri di telefono.

Trading gas naturale, analisi tecnica al 20 marzo 2018

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Trading gas naturale, analisi tecnica al 20 marzo 2018

Nella seguente analisi tecnica ci occuperemo della materia prima gas naturale.
Analizzando il grafico weekly (grafico in alto) del gas naturale per mezzo di candele cumulate heikin ashi, possiamo osservare come la materia prima, dopo il doppio massimo fatto registrare in area 13,00$ (frecce arancioni), si è mossa in un trend discendente che ha portato le quotazioni nel giro di circa 8 anni fino ad area 1,6$ circa con una performance negativa di circa il 90%. Successivamente i prezzi sono rimbalzati arrivando fino a quota 3,66$. In questo momento è in atto una fase laterale che analizzeremo meglio per mezzo di un grafico daily. Tecnicamente la tendenza primaria di lungo termine è ribassista.

Trading gas naturale, analisi tecnica al 20 marzo 2018

Analizzando il grafico daily del gas naturale per mezzo di classiche, possiamo osservare più da vicino la fase laterale che ha come resistenza area 3,86$ e come supporto area 2,40$. Notiamo, inoltre, come nelle fase discendenti la materia prima ha fatto registrare volumi molto alti, segno di una maggiore forza degli orsi rispetto ai tori. Questo lo si è visto anche sulla piattaforma di negoziazione di Markets.com in cui per l’appunto si possono aprire posizioni sia al rialzo che al ribasso.

Trading gas naturale, analisi tecnica al 20 marzo 2018

Per quanto riguarda il breve/brevissimo termine osserviamo un solido supporto statico posizionato in area 2,66$ (linea rossa orizzontale). Un eventuale breakdown porterebbe le quotazioni del gas naturale 2,62$.

Cosa aspettarsi per il futuro su questa materia prima? A nostro avviso, sarà più probabile una continuazione della tendenza ribassista di medio/lungo termine rispetto ad una più improbabile inversione. Osserviamo, infine, come tutti i nostri indicatori sono in area negativa.

Nel momento della scrittura la materia prima gas naturale batte quota 2,66$.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Azioni Ferrari, analisi tecnica nel brevissimo termine

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Azioni Ferrari, analisi tecnica nel brevissimo termine

Nella nostra analisi tecnica del 09 marzo 2018 dicevamo che le quotazioni delle azioni Ferrari stavano provando a portarsi al di sopra di tutte le medie mobili esponenziali senza successo (frecce viole). Avevamo aggiunto che a nostro avviso una rottura definitiva e con volumi in aumento della resistenza statica posta in area 105,40€ avrebbe potuto proiettare l’azione verso nuovi e forti movimenti rialzisti. Avevamo, inoltre, sottolineato l’importanza di attendere sempre le conferme da parte del mercato. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo a quota 100,05€.

Azioni Ferrari, analisi tecnica nel brevissimo termine

Cosa è successo successivamente? I prezzi delle azioni Ferrari non hanno attraversato in maniera decisa le medie mobile esponenziali e proseguendo il loro trend ribassista di brevissimo termine sono continuate a muoversi verso il basso. Osserviamo, inoltre, la tecnicità del grafico ad un ora e l’importanza che le medie mobili esponenziali hanno anche su un time frame così basso: le quotazioni delle azioni Ferrai hanno ripetutamente testato, senza mai braekkarla al rialzo l’EMA a 200 periodi in area 100,35€ (frecce arancioni). Gli orsi, dunque, stanno avendo la meglio, ma ricordiamo sempre nel brevissimo termine. Nel grafico orario osserviamo un aumento improvviso di volumi alle ore 8,00 ovvero quando solo gli investitori istituzionali possono operare sui mercati. I trader online invece possono operare su titoli Ferrari tramite diverse piattaforme di trading tra cui Markets.com.

Cosa attendersi per il futuro? A nostro parere, i prezzi del titolo Ferrari potrebbero raggiungere quota 96,40€. Notiamo, infine, come i nostri indicatori sono tutti in area negativa. Il “destino” di Ferrari dipenderà anche dall’andamento del nostro indice Ftse Mib.

Nel momento in cui scriviamo l’azione Ferrari batte quota 98,60€.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Bitcoin tra Google, G20 e analisi tecnica

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Bitcoin tra ban di Google, G20 e analisi tecnica

Come anticipavamo già nell’articolo del 27 febbraio, il prezzo del bitcoin potrebbe ricevere dal G20 in Argentina degli importanti scossoni, poiché in tale occasione i più importanti membri delle istituzioni economiche finanziarie del mondo parleranno anche della criptovaluta e della sua sempre più probabile regolamentazione a livello globale. Un’ipotesi, questa, che diviene ogni giorno più concreta, stando anche alle recenti dichiarazioni del numero uno del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde.

Proprio la direttrice generale del FMI ha parlato di principi regolatori internazionali per le criptovalute e in generale per i cripto-asset, oltre che per le ICO (Initial Coin Offering, una sorta di IPO delle criptovalute). L’obbiettivo della regolamentazione dovrebbe essere quello di contrastare al massimo il riciclaggio del denaro a fini terroristici e garantire la stabilità finanziaria.

La stessa Lagarde ha evidenziato che di tale settore apprezza positivamente la tecnologia blockchain, adottata già da importanti istituti centrali di credito.

G20 Bitcoin, cosa succederà?

Due giorni chiave saranno il 19 e il 20 marzo prossimi, ovvero lunedì e martedì. I tavoli delle commissioni sono già aperti sia a Buenos Aires dove si tiene il G20, sia in altre sedi, come a Bruxelles, dove invece già si muove la Commissione Europea. Proprio quest’ultima, ha evidenziato che valuterà con attenzione le conclusioni del G20 al fine di ottenere indicazioni sul come muoversi sul fronte della regolamentazione.

Ad ogni modo, Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione Europea, ha precisato che comunque vada non saranno varate norme vere e proprie fino al 2019. Una data che tuttavia potrebbe non escludere delle anticipazioni, data la grande velocità con cui si muove tutto il mondo delle criptovalute.

Analisi tecnica Bitcoin, fondamentale a parte

Sebbene l’analisi fondamentale sia la preponderante in fatto di Bitcoin, l’analisi tecnica sul BTC ha visto in questi giorni l’avvicinamento di quello che viene considerato un segnale molto negativo, ovvero l’incrocio tra la media a 50 giorni con quella a 200 giorni, con quest’ultima tagliata verso il basso dalla prima. Questo incrocio è ritenuto generalmente un segnale di possibili forti ribassi. Lo si può notare anche dai grafici con indicatori tecnici applicati su Markets.com. La quotazione Bitcoin, secondo le medie di CoinMarketCap, alle ore 13:00 di oggi venerdì 16 marzo 2018, è pari a 8222 dollari.

A parte questo, l’analisi fondamentale ha scontato l’annuncio di Google di mettere al bando le pubblicità sulle criptovalute (Youtube incluso), così come aveva già fatto Facebook circa un mese fa.

A questi annunci si sono aggiunti quelli di importanti istituzioni finanziarie, tra cui quelle del direttore del FMI, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Quotazione Euro Dollaro, fase laterale di breve termine

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Quotazione Euro Dollaro, fase laterale di breve termine

Nella nostra precedente analisi del 02 marzo 2018 sulla quotazione Euro Dollaro avevamo evidenziato ai nostri lettori come i prezzi del cambio Euro Dollaro avevano compiuto un triplo massimo (frecce viola) in area 1,2545 circa. Da qui le quotazioni si sono mosse in un trend ribassista di brevissimo termine che ha portato il cross fino a quota 1,2154 circa. Avevamo aggiunto che nonostante i prezzi stessero rimbalzando la tendenza di breve/brevissimo termine non era ancora terminata. Avevamo concluso dicendo che difficilmente il cambio avrebbe attraversato al ribasso il supporto dinamico ascendente (trendline viola). Quando scrivevamo tutto ciò eravamo a quota 1,2279.

Quotazione Euro Dollaro, fase laterale di breve termine

Cosa è successo successivamente? La quotazione Euro Dollaro si è continuata a muovere nella fase laterale di breve termine (linee rosse orizzontali) che ha come resistenza statica area 1,2545 e come supporto statico il livello di 1,2154. Una fase di stallo dunque, in cui i tori e gli orsi sembrano avere la pari, almeno nel breve termine. Inoltre il supporto dinamico ascendente non è stato violato al ribasso. Notiamo, infine, come, sempre nel brevissimo termine, la media mobile esponenziale a 200 periodi funge da buon supporto (cerchi arancioni).

[plus_chart chart=”EURUSD”]

Cosa aspettarsi ora il futuro? A nostro avviso è più probabile che il cambio continui a muoversi verso l’alto e che quindi i tori piano piano avranno la meglio. Il rialzo, tuttavia, sarà graduale e dipenderà anche dalle politiche monetarie applicate dalle due banche centrali. “A breve” inoltre, scadrà il mandato del governatore della BCE e toccherà con buone probabilità al suo successore l’aumento graduale dei tassi d’interesse.

Nel momento in cui scriviamo il cross euro dollaro batte quota 1,2321.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Azioni Unicredit, bene il collocamento crediti inesigibili

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Le azioni Unicredit sospinte da cessione crediti inesigibili

Oltre che al rialzo delle azioni Unicredit, il recente collocamento dei bed loans ha prodotto benefici sul bilancio dell’istituto ed ha incassato il giudizio positivo di Bloomberg. La cessione di crediti inesigibili da parte di Unicredit, di grande portata, secondo Bloomberg porterà buoni risultati all’istituto bancario guidato dall’amministratore delegato Jeanne Pierre Mustier. Ci sono voluti 14 mesi di trattative con gli investitori, per completare la vendita di circa 18 miliardi di euro in prestiti inesigibili, un’operazione che secondo la visione dello stesso AD, appoggiata dalle valutazioni di Bloomberg, dovrebbe rafforzare la fiducia nei confronti del settore, oltre alla maggiore pulizia ottenute nei bilanci.

Una mossa, questa di Unicredit, di ampia portata e che potrebbe diventare un modello nel settore bancario e creditizio.

La questione dei crediti inesigibili va presa molto sul serio e contrastata “di petto” con un mix di sicurezza e precisione. Delle operazioni di tale genere, ben eseguite, riportano investitori verso il settore, che ricomincia a fare meno paura. Ne godrebbero, infatti, anche i titoli azionari.

Nel complesso, le azioni bancarie italiane hanno visto un rialzo medio di circa il 50% rispetto alla fine del 2016, media superata da Unicredit più vicina al 70%.

[plus_chart chart=”UCG-I”]

Partite IVA: il punto a marzo 2018

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Il punto sulle Partite IVA a marzo 2018

Nel corso di questa campagna elettorale sono stati tantissimi i temi trattati anche se, a quanto pare, l’argomento Partite IVA è stato lasciato decisamente disparte. A pagarne i danni naturalmente sono oltre 5 milioni di lavoratori autonomi i quali sono alla ricerca di maggiori sicurezze. Le richieste in fondo sono abbastanza semplici e riguardano tutele in caso di malattia, sostegni tra un lavoro ed un altro e maggiori garanzie nel caso in cui si debba richiedere un prestito per un mutuo.

In parte queste richieste erano state accolte con il Jobs Act anche se il lavoro sembra essere lasciato pericolosamente a metà. Per andare incontro a queste problematiche relative le Partite IVA il Pd aveva pensato di realizzare alcuni progetti mirati proprio a salvaguardare questa categoria di lavoratori.

Nello specifico si era parlato di estendere il bonus di €80 anche a questi lavoratori e di prevedere un assegno di €240 per ogni figlio nato di età inferiore ai 18 anni mentre per la fascia d’età compresa tra i 18 ed i 26 pari a €80.

Da un punto di vista legato alle tasse invece il Partito Democratico, sempre riguardo i lavoratori autonomi, ha pensato di tagliare l’Iri dal 24% al 22% e la deducibilità dell’Imu su immobili ad uso professionale fino al 20%. In più l’obiettivo è quello di completare in un certo qual modo il Jobs Act andando tra le altre cose ad abolire la doppia tassazione sui contributi pagati dai professionisti.

Dal canto suo anche Forza Italia ha avanzato delle proposte per agevolare le Partite IVA. In particolare si parla di superare il sistema dello split payment e di prevedere delle misure di iperammortamento anche per i liberi professionisti.

In più si è parlato anche delle problematiche evidenziate prima circa l’assistenza sanitaria integrativa e l’abolizione degli acconti da consegnare in anticipo.

Il punto forte però del programma della coalizione di centrodestra è stato senza dubbio l’estensione della flat tax anche agli autonomi con aliquote abbassate al 23% in base a quanto proposto da Forza Italia e al 15% in base a quanto invece proposto dalla Lega.

Secondo i responsabili proprio della Lega infatti questo tipo di misura permetterebbe di garantire una maggiore fedeltà fiscale oltre a permettere di abolire il redditometro e gli studi di settore.

Per quanto riguarda le proposte del programma del Movimento 5 Stelle relativamente le Partite IVA in particolare sono state previste determinate agevolazioni proprio per quanto riguarda i liberi professionisti.

In primis una rivalutazione di quelli che sono i compensi in base alla qualità del prodotto finale in maniera tale da rilanciare quella che è la qualità del lavoro.
In più l’esclusione dagli studi di settore e la sospensione dal pagamento di tributi in caso di malattia e impossibilità ad operare. Infine il M5s si è concentrato sull’eliminazione del minimale Inps e l’esclusione completa dei professionisti dal pagamento dell’Irap.

L’ultimo punto riguarda la riduzione delle scadenze fiscali giudicate eccessivamente oppressive fino a questo momento e l’agevolazione e la semplificazione dei codici Ateco.

La sinistra con Leu ha voluto incentivare quella che è l’importanza di Partite IVA e startup per le quali, secondo l’economista Stefano Fassina, bisogna trovare risposte e soluzioni a problemi ben specifici che le riguardano.

In particolare le proposte avanzate sono state relativamente l’abolizione della doppia tassazione riguardo le casse provvidenziali dei professionisti e i contributi forfettari Inps e Inail per quanto riguarda il primo anno di attività.

 

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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