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Cosa significa giocare in borsa online

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Cosa significa giocare in borsa online

Con l’espressione giocare in borsa o operare in borsa si usa indicare nel gergo la compravendita di titoli azionari. Questi possono essere costituiti sia da vere e proprie azioni, sia da strumenti finanziari che replicano l’andamento delle azioni. Generalmente, infatti, la maggior parte delle volte che si parla di trading online sulla borsa si fa riferimento alla negoziazione di CFD su azioni. Ma cosa sono i CFD? Si tratta per l’appunto di strumenti finanziari che replicano le performance di un titolo azionario e che consentono di ottenere dei risultati economici tramite delle posizioni di tipo rialzista o ribassista.

I CFD azionari

Ad esempio, un CFD Apple consente di aprire posizioni al rialzo o al ribasso in modo tale da ottenere dei risultati economici proporzionali ai rialzi o ai ribassi del titolo Apple, quotato sul Nasdaq.

Le posizioni rialziste sono anche denominate “Long” e sono solitamente presenti sulle piattaforme di negoziazione con la dicitura “Acquista” o “Compra”. Chi apre una posizione di questo tipo, ottiene risultati proporzionali al rialzo dello strumento su cui si negozia.

Le posizioni ribassiste sono anche denominate “Short” e sono solitamente presenti sulle piattaforme di negoziazione con la dicitura “Vendi”. E’ possibile aprire posizioni di vendita anche senza aver acquistato precedentemente. Chi apre una posizione di questo tipo, ottiene risultati proporzionali al ribasso dello strumento su cui si negozia.

Per effettuare ordini long o short si utilizzano le cosiddette piattaforme di trading, ovvero dei software specifici che consentono al trader (l’utente) di giocare in borsa online ovvero operare sui mercati finanziari tramite il proprio dispositivo connesso ad internet. Tale dispositivo può essere sia fisso che mobile. Alla piattaforma si accede tramite il sito del broker selezionato e solitamente si può praticare anche in modalità demo, senza effettuare necessariamente depositi. Una prassi molto apprezzata, per chi desidera fare pratica prima di operare in modalità reale.

Azioni italiane ed estere

Su quali azioni si può giocare in borsa online con i CFD? Questo fattore dipende dalla piattaforma, ma le più grandi e popolari offrono un’ampia scelta di strumenti disponibili, come ad esempio nel caso della piattaforma Plus500 che offre più di 2000 azioni di tutto il mondo tutte le principali del FTSE MIB. Ma sono diverse le piattaforme di trading che offrono tale possibilità, perciò occorre semplicemente visitare il sito del broker che si preferisce per poi visitare la sua sezione relativa agli asset negoziabili.

Indici di Borsa

Anche gli indici di borsa, così come le singole azioni, costituiscono una parte attiva tra i protagonisti del trading online. Gli indici azionari sono dei “panieri” che comprendono più titoli, accomunati da una stessa caratteristica. Gli indici borsistici più famosi sono quelli che includono le azioni a maggiore capitalizzazione di un determinato paese, così come avviene per il FTSE MIB, l’indice più importante di Borsa Italiana o Piazza Affari.

[plus_chart chart=”FIBi”]

Borsa, indice FTSE MIB: analisi al 12 marzo 2018

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Piazza Affari, indice FTSE MIB: analisi al 12 marzo 2018

Nella nostra precedente analisi tecnica del 31gennaio 2018 sull’indice Ftse Mib avevamo posto il focus dei nostri lettori sul fatto che i prezzi non hanno avuto la forza di breakkare al rialzo l’importante area di 24.000 punti e hanno compiuto un ritracciamento che si era arrestato sulla media mobile a 20 periodi (cerchio viola) che fungeva da supporto. Osservando il chart weekly del Ftse Mib e tracciando un ritracciamento di Fibonacci potevamo, inoltre, notare come area 21.200 rappresenta un livello molto importante più volte testato dal mercato e se i prezzi non avessero ripreso subito la strada del rialzo la correzione sarebbe potuta arrivare fino al livello di 21.200 punti. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio arancione a quota 23.481 punti.

Piazza Affari, indice FTSE MIB: analisi al 12 marzo 2018

Cosa è successo successivamente? Il nostro indice Ftse Mib ha proseguito il proprio trend ribassista di breve termine ed le quotazioni sono arrivate fino ad area 21.460, livello toccato il giorno dopo le elezioni italiane, rompendo anche la media mobile a 200 periodi che fungeva da buon supporto prima delle di dette elezioni. Subito dopo però i prezzi sono rimbalzati ritornando al di sopra dell’EMA a 200 periodi. Si è trattato quindi di una falsa rottura. In questo momento i prezzi stanno “danzando” su un livello molto importante (linea arancione orizzontale), più volte testato dal mercato (frecce rosse).

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro parere la fase di storno potrebbe essere terminata ed i prezzi riprendendo la strada del rialzo potrebbero essere proiettati del medio termine verso nuovi top di periodo. Questo discorso tuttavia andrebbe considerato di pari passo agli esiti delle consultazioni politiche, in quanto segnali di un ritorno al voto rilancerebbero con molta probabilità una nuova dose di incertezza, così come quella scontata già prima del 4 marzo. Gli investitori infatti sono soliti agire in anticipo rispetto a determinati eventi.

Nel momento in cui scriviamo l’indice Ftse Mib batte quota 22.806.

[plus_chart chart=”FIBi”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, infine, che il Ftse Mib come tutti gli indici è un paniere che rappresenta la media ponderata delle quotazioni di una serie di azioni.

Titolo Race, azioni Ferrari, analisi tecnica 9 marzo

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Titolo Race, azioni Ferrari, analisi tecnica 9 marzo

Nella nostra precedente analisi tecnica del 03 marzo 2018 sulle azioni Ferrari avevamo posto l’attenzione dei nostri lettori sul fatto che i prezzi di Ferrari si erano riportate nuovamente in area 105,40€ braekkandola temporaneamente al rialzo. All’interno della giornata, infatti, le quotazioni sono state respinte verso il basso non facendo rompere a Ferrari definitivamente la resistenza. I prezzi hanno così corretto fino ad area 100,50€. Avevamo concluso dicendo che una rottura definito e con volumi in aumento di area 105,40€ avrebbe spinto le quotazioni verso nuovi top. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio arancione a quota 102,30€.

Titolo Race, azioni Ferrari, analisi tecnica 9 marzo

Cosa è successo successivamente? I prezzi delle azioni Ferrari hanno testato la media mobile esponenziale a 100 periodi che è funta da ottimo supporto (freccia blu) respingendo le quotazioni verso l’alto.

Titolo Race, azioni Ferrari, analisi tecnica 9 marzo

Inoltre, analizzando il grafico orario possiamo osservare come in questo momento le quotazioni stanno provando a portarsi al di sopra di tutte le medie mobili esponenziali, per il momento senza successo (frecce viole).

Cosa attendersi per il futuro? A nostro avviso un breakout definitivo e con volumi in aumento della barriera statica posta in area 105,40€ potrebbe aprire le porte all’azione verso nuovi e forti movimenti rialzisti. Attendiamo, dunque, le conferme da parte del mercato. Osserviamo. infine, come gli indicatori si stanno riportando tutti in area positiva.

Nel momento in cui scriviamo l’azione Ferrari batte quota 100,05€.
Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Bitcoin, quotazione crolla sotto i 9 mila, rischio panico

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La quotazione Bitcoin è scesa sotto il 9 mila dollari

La quotazione del Bitcoin è scesa sotto i 9 mila dollari e va avvicinandosi sempre più velocemente verso quota 8500. In questo momento, alle ore 11 di venerdì 9 marzo, il BTC vede un ribasso di oltre il 13% su base giornaliera, toccando il punto più basso su base mensile. La comunità degli analisti attribuisce tale calo a più fattori, tra cui la stretta sulla regolamentazione delle piattaforme di scambio “exchange”, le voci su possibili attacchi hacker o frodi avvenute su alcune di queste, ed infine la vendita di bitcoin da parte di uno o più grossi holder.

Analisi prezzo Bitcoin al 9 marzo

Riprendendo l’analisi tecnica sul Bitcoin di ieri 8 marzo, in cui evidenziavamo una view ribassista supportata da volumi sui rimbalzi piuttosto deboli, possiamo vedere come anche la linea di supporto a 9.370 sia stato sfondato e anche abbondantemente. Le logiche della sola analisi tecnica in alcuni casi non hanno più senso, laddove intervengano fattori esterni prorompenti, tipici dell’analisi fondamentale. Con le criptovalute abbiamo visto più volte come l’analisi fondamentale abbia un peso assolutamente decisivo sulle variazioni di prezzo, molto più che in altri settori finanziari.

Non appena il mercato ricomincerà a stabilizzarsi, le analisi tecniche diverranno maggiormente utili, soprattutto nell’ottica intraday.

Per quanto riguarda l’analisi su Bitcoin ad oggi, 9 marzo, alle 11:30, proponiamo il seguente grafico, che altro non è che la continuazione di quello proposto ieri, costruito con i ritracciamenti di fibonacci a partire dall’ultimo movimento di forte rialzo. Un grafico che ha prodotto delle conferme di validità proprio in concomitanza dei tentativi di rimbalzo (falliti).

Grafico orario quotazione Bitcoin Dollaro con ritracciamento Fibonacci

Come si può vedere, il nuovo supporto verso cui si muove il cambio BTC/USD è quello posto a quota 7.931 (sul grafico, il confine tra violetto e rosa). Ciò vuol dire che secondo tale grafico, nelle prossime ore il prezzo del Bitcoin potrebbe scendere verso tale quota, così come avvenuto per le linee precedenti.

Rispetto a ieri, i volumi sono mediamente più alti e vedono un aumento anche del volume degli acquisti. Ciò sta a significare che anche gli investitori più scaltri stanno iniziando a comprare nuovamente Bitcoin, ad un prezzo più conveniente rispetto a quello dell’ultimo mese (oscillato tra 9500 e 11000 dollari).

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

La SEC richiede regolamentazione piattaforme Bitcoin

L’americana Securities and Exchange Commission (SEC), richiede a gran voce che le piattaforme di scambio criptovalute, le cosiddette exchange, debbano registrarsi e quindi sottostare alla sua regolamentazione.

Questo perché le criptovalute sono ritenute di fatto degli strumenti finanziari e perciò anche le piattaforme exchange devono sottostare alle regolamentazioni vigenti.

Questo discorso già vale, invece, per le piattaforme di trading CFD, le cui società più note sono già iscritte nei registri delle rispettive autorità di riferimento, come nel caso della CySEC per quanto riguarda la piattaforma di trading Plus500, che per l’appunto offre CFD sui Bitcoin e sulle altre criptovalute.

Il pericolo panico

Quando si verificano dei ribassi così consistenti, il pericolo panico è sempre dietro l’angolo. Fino ad ora, ad ogni momento di “panico da crollo Bitcoin” o da “bolla Bitcoin” è seguito un ritorno graduale alla “normalità”, dove per normalità si intende un periodo di contrattazioni senza sbalzi da capogiro.

I forti ribassi hanno finora funzionato da filtro, con il quale gli investitori più timorosi e principianti, lasciano spazio agli holder (possessori) di bitcoin più scaltri, con più liquidità e probabilmente anche della prima ora. Si consideri infatti che tra i tanti investitori vi sono anche quelli che hanno acquistato BTC quando valevano poche centinaia di dollari.

E sono proprio questi ultimi, lo zoccolo duro sul quale può contare il bitcoin, così come nuovi investitori e trader desiderosi di cogliere al volo l’opportunità di un prezzo più basso, con la previsione di vederlo tornare intorno a quota 10 mila, dove il BTC ha sembrato collocarsi “naturalmente” nel corso dell’ultimo mese.

Ora l’incognita principale è la seguente: si andrà verso la soluzione adottata dalla Corea del Sud, per la quale per gestire bitcoin occorrerà farlo da un conto con l’anagrafica completa registrata? Seguiremo con interesse.

Criptovalute Ada, Eos, Neo e Iota: analisi tecnica 8 marzo

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08032018 ADA USD orario

Qui di seguito riportiamo le analisi tecniche su quattro criptovalute che hanno visto un notevole incremento di capitalizzazione nella classifica delle maggiori criptovalute. La giornata odierna è caratterizzata da un tentativo di recupero sul ribasso registratosi ieri, a seguito probabilmente di una notizia riguardante l’attacco hacker verso la piattaforma exchange Binance.

ADA / USD
Su base oraria, dopo la rottura del supporto statico posto in area 0,28$ (linea blu orizzontale) il cambio Cardano Dollaro ha accelerato al ribasso con volumi in aumento (cerchio arancione) segnale di forte debolezza da parte della criptovaluta. I prezzi, inoltre, hanno provato più volte a riportarsi al di sopra della media mobile esponenziale a 20 periodi (frecce viola). Tuttavia le quotazioni sono state costantemente respinte verso il basso. A nostro avviso il cross per il momento non fornisce cenni di inversione.

NEO / USD
Su base oraria i prezzi hanno braekkato al ribasso con volumi in aumento il supporto dinamico ascendente che avevamo individuato (trendline viola) nella precedente analisi. Successivamente i prezzi hanno ritestato in maniera chirurgica tale supporto compiendo un preciso pullback (freccia arancione). Nel brevissimo termine, dunque, peggiora il quadro tecnico del cross.

EOS / USD
Il supporto statico in area 6,80$ (linea blu orizzontale) che avevamo individuato nella precedente analisi è stato rotto al ribasso definitivamente e con forti volumi (cerchio viola). A questo punto non sono escluse discese fino ad area 5,70$. Le quotazioni in questo momento stanno cercando di attraversare al rialzo l’EMA a 20 periodi. I nostri indicatori, infine, sono quasi tutti in area negativa.

IOT / USD
Stesso discorso per il cambio Iota Dollaro: le quotazioni hanno violato al ribasso definitivamente e con forti volumi il supporto statico posto in area 1,55$ fornendo un chiaro segnale di debolezza di brevissimo termine. Tale livello successivamente è stato ritestato in maniera chirurgica formando un millimetrico pullback (freccia viola). Anche in questo caso abbiamo un peggioramento di brevissimo termine sul cross.

Un momento che si presenta maggiormente favorevole ai ribassisti, più che ai rialzisti, ma non è detto che questa situazione non possa cambiare nelle prossime ore. Per operare al ribasso, così come al rialzo, sulle criptovalute, si può utilizzare una piattaforma di trading CFD.

[plus_chart chart=”IOTUSD”]

Quotazione Bitcoin sotto quota 10 mila, gli scenari possibili

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Analisi tecnica Bitcoin 8 marzo 2018

Nella serata di ieri la quotazione Bitcoin ha rotto al ribasso al ribasso l’ennesimo livello di ritracciamento di Fibonacci, tracciato partendo dall’inizio dell’ultimo trend al rialzo partito il 26 febbraio e terminato il 5 marzo. A partire da quest’ultima data, è iniziato un ribasso costante e sostanzioso (vedi figura in alto) che ha via via sfondato i livelli a 11.149, 10.809, 10.534, 10.260, 9.868, rafforzato dalle voci riguardanti un attacco hacker alla piattaforma Binance.

Tiene ancora l’ultima linea, posta a 9.370, che di fatto diventa il nuovo supporto, considerando anche che i nuovi tentativi di rimbalzo del bitcoin sono stati caratterizzati da volumi più ampi e anche da movimenti più prolungati.

Tuttavia, c’è da notare che i tutti gli sfondamenti delle varie linee al ribasso hanno prodotto dei piccoli rimbalzi, come spesso accade visualizzando i grafici a cui vengono applicati i ritracciamenti di Fibonacci. Vediamo come infatti le varie linee poste ai livelli summenzionati, siano diventati progressivamente delle resistenze che il prezzo ha fallito a recuperare totalmente. Lo vediamo meglio nel seguente grafico.

Analisi tecnica Bitcoin 8 marzo 2018 ritracciamento fibonacci

Le linee rosse evidenziano il fallito recupero proprio all’altezza delle linee di ritracciamento. Lo stesso vale per la linea viola chiaro, il primo tentativo di rimbalzo dopo un forte ribasso che ha portato la quotazione da quota 10.700 a quota 9.700 in pochissimo tempo, circa 1 ora, nella giornata di ieri.

La linea viola, rappresenta l’attuale tentativo di rimbalzo del bitcoin. A questo punto, andiamo ad esaminare i volumi.

Analisi tecnica Bitcoin 8 marzo 2018 volumi

Si tenga conto, che si tratta di uno zoom dello stesso grafico precedente. Come si può notare, i tentativi di rimbalzo sono caratterizzati da volumi piuttosto timidi, che vanno persino progressivamente diminuendo. Questo potrebbe essere un sintomo di debolezza, che potrebbe portare a nuovi ribassi in giornata, a meno che non arrivino dall’esterno notizie di rilievo che riguardino il progetto su cui si basa il bitcoin (es. buone notizie che riguardino regolamentazioni o simili). Seguendo solo l’analisi tecnica, in tali termini la view si presenta maggiormente favorevole a chi opera al ribasso.

Un altro elemento che potrebbe portare ad un rimbalzo più forte, oltre alle buone notizie provenienti dall’esterno e che fanno parte dell’analisi cosiddetta fondamentale, sarebbe l’arrivo verso quote “tonde”, come ad esempio 9.500 o 9.000. Altro motivo in più per convalidare il nuovo supporto a 9.370. Nel caso la quotazione BTC arrivasse vicina a queste quote, si potrebbe registrare un rimbalzo con volumi più ampi.

Sul cambio BTC/USD si può negoziare al rialzo o al ribasso con la piattaforma di trading CFD Plus500. Le posizioni ribassiste (“Vendi”) non necessitano di acquisti precedenti.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Questo articolo non rappresenta un invito all’investimento. Trattasi di valutazioni di tipo tecnico da consultare a propria discrezione.

Perché Ripple non entrerà mai in Coinbase

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Perché Ripple non entrerà mai in Coinbase

Una vera e propria doccia fredda per Ripple e per chi nei passati giorni ha puntato sul rialzo degli XRP. Coinbase ha infatti messo fine alla discussione riguardante l’eventuale ingresso di Ripple in Coinbase e la sua relativa quotazione su GDAX. Gli amministratori della piattaforma si sono mostrati piuttosto “conservatori” a tal riguardo, come in genere si sono dimostrati fino ad ora sull’ingresso di nuove valute digitali. Ad ogni modo, gli XRP non obbediscono a determinate caratteristiche che invece Coinbase ritiene fondamentali.

Al momento, gli XRP sono quotati 0,90 dollari e oltre al peso del mancato ingresso su Coinbase, pagano anche la flessione del Bitcoin, come visto nell’analisi tecnica criptovalute del 7 marzo.

Perché gli XRP non verranno inseriti su Coinbase?

Coinbase ha di fatto delle proprie regole che stabiliscono se una criptovaluta possa entrare o meno a far parte dei suoi asset. Questa “guida” è nota come GDAX Digital Asset Framework.

Tra le varie linee guida, vi è quella che dice che le nuove valute devono essere sicure, supportate da investitori esterni e stabili. Anche se, a guardare in faccia la realtà, nel mese di dicembre nessuna delle sue criptovalute già quotate ha tenuto botta alla crisi del bitcoin (che a sua volta non ha offerto esibizioni di stabilità). Ad ogni modo, questa regola vale per le “nuove”, perciò non si deve tenere conto di quanto abbiano fatto le criptovalute già presenti sulla piattaforma.

Un’altra linea guida alla quale XRP non corrisponde riguarda la decentralizzazione. Coinbase pretende che le nuove valute digitali debbano essere decentralizzate, mentre XRP non lo è. Al contrario, BTC, ETH, BCH e LTC sono tutte decentralizzate, ovvero non presentano server che facciano da host alle tecnologie.

Inoltre, le nuove criptovalute non devono essere amministrate centralmente da nessun tipo di figura decisionale.

Ciò considerato, se le regole di Coinbase restassero queste, gli XRP di Ripple non entreranno mai in Coinbase.

Exchange con XRP di Ripple

Al momento, gli XRP di Ripple vengono comunque scambiati su diverse piattaforme exchange “pure”. Tra le varie si evidenziano Kraken, Bitfinex e Bitstamp. Ciascuna di queste piattaforme presenta una propria quotazione. La media delle quotazioni di più exchange si può invece consultare su CoinMarketCap.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

 

La Bitcoin Exchange Coinbase lancia indice delle criptovalute

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Coinbase lancia indice criptovalute che comprenderà Bitcoin, Ethereum, BCH e Litecoin

L’hanno già ribattezzato il “Dow Jones” delle criptovalute, un soprannome che fa riferimento allo storico indice azionario americano creato da Charles Dow, che raccoglie da oltre un secolo le azioni più importanti selezionate dal Wall Street Journal. Ebbene, la popolare piattaforma di scambio Coinbase ha deciso di fare lo stesso, lanciando un index fund di tipo ponderato sulle criptovaute. Proprio come il Dow Jones cerca di dare un’idea dello stato dell’economia americana, l’obbiettivo di questo nuovo indice è quello di offrire una sintesi dello stato del mercato delle criptovalute.

Il presidente di Coinbase Asiff Hirji non nasconde il proprio entusiasmo, per uno strumento che egli stesso definisce semplice da consultare e efficace, soprattutto prima di un eventuale esposizione su valute digitali.

Lo scopo dell’indice sarà infatti quello di riflettere i trend principali sul mercato delle criptovalute, che includerà quelle incluse sulla propria exchange, ovvero bitcoin, bitcoin cash, litecoin ed ethereum. Al momento, non viene ancora offerta la possibilità di aprire posizione su ripple o XRP, che invece sono presenti su altre piattaforme di scambio come Kraken o ancora su piattaforme di trading con CFD come Plus500.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Lo stesso presidente di Coinbase precisa che qualora una nuova moneta venisse quotata da Coinbase, entrerà automaticamente anche nel fondo.

Bitcoin, Ethereum, Ripple, Bitcoin Cash, Litecoin, Cardano, NEO, EOS: Analisi dei prezzi 7 marzo

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Bitcoin, Ethereu, Ripple, Litecoin, Bitcoin Cash, NEO, EOS, Cardano, Analisi tecnica 7 marzo 2018

Nelle ultime 24 ore il prezzo del bitcoin è sceso di oltre il 5%, causando inevitabilmente ripercussioni su tutto il settore delle criptovalute. Al momento non vi sono state voci riguardanti eventuali ulteriori regolamentazioni, in aggiunta a quelle già avvenute come in Corea del Sud, anche per via del fatto che le quotazioni del BTC stanno mostrando maggiore stabilità e quindi non vi è la solita volatilità a coinvolgere gli economisti nella corsa alle interviste in radio e sui rotocalchi.

In questo articolo andremo a svolgere un’analisi tecnica che offre una panoramica sulla situazione di tutti i cripto asset più importanti tra cui Litecoin, Ripple ed Ethereum e su alcuni dei più importanti cross contro il bitcoin.

BTC/USD, Bitcoin

Per quanto riguarda il cambio Bitcoin Dollaro, si può evidenziare un trend di breve al ribasso piuttosto consistente, per il quale appare funzionale un grafico basato sui ritracciamenti di Fibonacci, partendo tuttavia dal punto di massimo.

Analisi Bitcoin 7 marzo 2018

Come si può evidenziare, il prezzo del bitcoin ha via via sfondato i vari livelli per i quali ha successivamente trovato qualche piccolo tentativo di rimbalzo. Quota 10402 tuttavia sembra essere un supporto più forte di quelli visti a quota 10708 e 10897.

In ottica rialzista, questo nuovo supporto a 10402 potrebbe portare ad una stabilizzazione o ad una inversione di tendenza, che progressivamente potrebbe recuperare buona parte del valore perso nelle ultime 24 ore.

In ottica ribassista, invece, lo sfondamento al ribasso del supporto a 10402 potrebbe causare ulteriori perdite e trasformarsi in una nuova resistenza.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

 

A proposito di resistenza, il grafico potrebbe vedersi anche sotto questo punto di vista:

Dopo il bottom di periodo fatto registrare in area 6.022,00$ le quotazioni del cambio Bitcoin Dollaro hanno ritrovato la strada del rialzo fermandosi per due volte in area 11.900,00$. A tale livello è posizionata una forte resistenza statica (linea blu orizzontale) molto “sentita” dal mercato e più volte testata (frecce arancioni). Un attraversamento con volumi in aumento di tale area potrebbe dare una forte spinta verso l’alto alla criptovaluta.

ETH/USD, Ethereum

Le quotazioni del cambio Ethereum Dollaro nella giornata odierna stanno breakkando al ribasso il supporto statico posto in area 798,00$ (linea viola orizzontale). A questo punto se il breakdown verrà confermato è probabile che i prezzi andranno a testare la media mobile esponenziale a 200 periodi, già testata in precedenza (cerchio viola), dove molto importante sarà osservare il comportamento del cross.

XRP/USD, Ripple

Il cambio Ripple Dollaro si sta muovendo in una fase laterale di breve termine. Durante tale fase i prezzi hanno più volte provato a breakkare al rialzo e definitivamente la media mobile esponenziale a 50 periodi che sta fungendo da forte resistenza (frecce viola). A nostro avviso un attraversamento con volumi in aumento di area 1,22$ porrebbe fine alla correzione. Su Ripple si è discusso negli ultimi giorni a proposito di un suo possibile ingresso su Coinbase. Per ora è disponibile su exchange come Kraken e piattaforme di trading CFD come Plus500.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

LTC/USD, Litecoin

Il prezzo del Litecoin dopo il breakout con volumi in aumento (cerchio arancione) della resistenza dinamica (trendline rossa) si stanno muovendo in un trend laterale con volumi molto bassi. Un’eventuale rottura con forti volumi della barriera statica posta in area 234,50$ (linea viola orizzontale) potrebbe dare nuova forza al cross.

BCH/USD, Bitcoin Cash

La media mobile esponenziale a 200 periodi sta fungendo da ottimo supporto respingendo i prezzi (frecce blu). Se le quotazioni breakkeranno al ribasso tale media potremmo assistere ad un accelerazione ribassista da parte del cambio.

ADA/BTC, Cardano Bitcoin

Dopo i massimi storici il cambio Cardano Bitcoin si stanno muovendo in un trend discendente delineato dalla trendline discendente (linea viola) più volte testata dai prezzi. Osserviamo, inoltre, come le quotazioni si trovano al di sotto di tutte le medie mobili esponenziali segno di forte debolezza da parte del cross. Per il momento le quotazioni non danno segnali di inversione.

NEO/USD, NEO

Le quotazioni sono “ingabbiate” in un triangolo simmetrico (trendlines viola). La fuoriuscita decisa dei prezzi da tale figura detterà con buone probabilità la direzione futura dei prezzi nel breve periodo. Notiamo, inoltre, come i volumi nelle ultime sedute di contrattazione sono molto bassi.

EOS/USD, EOS

I prezzi di questo cambio si stanno muovendo in una fase discendente di breve termine. Inoltre, in questo momento le quotazioni stanno facendo registrare un doppio minimo (frecce blu) in area 6.800,00$ circa (linea blu orizzontale). Un eventuale rottura di tale livello proietterebbe i prezzi verso la media mobile esponenziale a 200 periodi.

A domani.

IOTA in forte ribasso, tra volatilità e trading online

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Grafico cambio IOTA Dollaro
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Il forte ribasso di IOTA di questa mattina si è rivelato sicuramente più utile alle operazioni di trading online ribassiste, piuttosto che agli holder della criptovaluta. La sua quotazione infatti è scesa da quota 1,90 a quota 1,63 in meno di due ore. Alle ore 10 infatti il prezzo di IOTA segnava 1,90 dollari, mentre alle 11:30 segnava quota 1,63. Un ribasso non indifferente, al quale è seguito un timido tentativo di rimbalzo, che ha portato la criptovaluta fino a quota 1,75 alle ore 12:00.

In questo momento, alle 12:30, il cambio IOTA Dollaro segna quota 1,76 secondo le medie riportate da CoinMarketCap, calcolate su un numero piuttosto ampio di exchange.

Trading online su IOTA, oggi gli orsi in vantaggio

[plus_chart chart=”IOTUSD”]

Qui sopra possiamo vedere le quotazioni del cambio IOTA Dollaro della piattaforma CFD Plus500, che consente l’apertura di posizioni di tipo short, ovvero ribassiste. Oggi il confronto tra trader rialzisti e ribassisti vede premiare questi ultimi, poiché il prezzo della criptovaluta ha visto un aumento delle vendite sul mercato, nell’intervallo di tempo di cui sopra.

Poiché i CFD replicano le performance degli asset sottostanti, i CFD IOTA hanno visto un ribasso così come il loro sottostante.

Cosa ha causato il ribasso odierno del valore di IOTA?

Esaminiamo ora le cause per le quali il prezzo di IOTA ha subito un ribasso così consistente in data odierna. Il contesto di tale ribasso, innanzitutto, vede un ribasso del bitcoin, che sempre alle 12:30 di oggi vede un ribasso del 4,08% rispetto a 24 ore fa.

Ed è proprio per via del ribasso del bitcoin che il prezzo di iota ha subito un contraccolpo. La forte correlazione di tipo diretto tra bitcoin e iota è comprovata nel tempo. Lo stesso tipo di comportamento lo hanno anche numerose altre criptovalute, soprattutto le più “piccole”.

Quindi, le cause andrebbero trovate nelle ragioni del ribasso del bitcoin. Probabilmente, il ribasso del BTC è stato dovuto a più cause, che analizzeremo nel corso della giornata.

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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