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Comprare IOTA, analisi tecnica evidenzia bassi volumi

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Comprare IOTA, analisi tecnica evidenzia bassi volumi

Nella nostra precedente analisi tecnico/grafica del 21 dicembre 2017 sul cambio IOTA Dollaro, analizzando il grafico per mezzo di candele cumulate heikin ashi, avevamo posto il focus dei nostri lettori su come le quotazioni si stavano facendo registrare ancora movimenti laterali senza fuoriuscire né in maniera rialzista né in maniera ribassista dal trend laterale. Avevamo osservato, inoltre, come la media mobile esponenziale a 20 periodi stava fungendo da supporto respingendo più volte i prezzi verso l’alto. Avevamo concluso dicendo che se i prezzi del cross IOTA Dollaro avessero breakkato al rialzo, definitivamente e con volumi area 5,80$ si sarebbero dirette verso nuovi ed interessanti rialzi. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo a quota 4,86$.

Comprare IOTA, analisi tecnica evidenzia bassi volumi
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Cosa è successo successivamente? Per saperlo analizziamo il cross IOTA dollaro più da vicino attraverso un grafico orario. Come possiamo notare la criptovaluta IOTA si è mossa, esattamente come l’Ethereum, nei confronti del dollaro americano in una tendenza sostanzialmente laterale con volumi estremamente bassi segnale di un abbandono temporaneo al cross da parte degli investitori. Osserviamo, inoltre, come le quotazioni avevano rotto al rialzo la trendline discendente (linea viola) per poi ribreakkarla al ribasso. Segnali dunque, di ancora forte indecisione da parte del mercato sul cambio IOTA dollaro.

Cosa aspettarsi quindi per il futuro? A nostro avviso fin quando le quotazioni si manterranno al di sotto di area 2,22$ non ci saranno nuovi interessamenti al cross che potranno portarlo verso nuovi top di periodo.

Nel momento in cui scriviamo IOTA batte nei confronti del dollaro quota 1,85 con un ribasso dello 0,11%. IOTA è disponibile per il trading online sulla piattaforma CFD Plus500.

[plus_chart chart=”IOTUSD”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Ripple su Coinbase, nessuna conferma. Per ora.

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Ripple su Coinbase, voci speculative e prezzo in salita

Le voci insistenti che prevedono l’inserimento di Ripple tra le criptovalute scambiate nella piattaforma di Coinbase ieri avevano lanciato verso l’alto le quotazioni della moneta digitale. Anche se niente è stato per ora confermato, né dai tweet del servizio di exchange né da Brad Garlinghouse, CEO e numero uno di Ripple, i mercati aspettavano l’ufficialità della notizia premiando gli scambi e facendo registrare a XRP un sostanzioso balzo in avanti.

Alle ore 10:30 di oggi, martedì 6 marzo, Ripple viene scambiata a poco meno di un dollaro (0,979), dopo un imponente avanzata registrata ieri che ha visto il valore aumentare anche del 9% in appena 24 ore; nonostante sia lontano il valore record segnato a inizio gennaio, 3,84$, XRP sembra in queste ore in buono stato di salute. Ripple è, per importanza, diffusione e volume, la terza criptovaluta in circolazione al mondo, con una capitalizzazione di mercato totale pari a 38.294 milioni di dollari.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Al momento, Coinbase rappresenta il maggiore servizio di compravendita di criptovalute negli Stati Uniti, anche se le uniche monete ammesse allo scambio sono bitcoin, ethereum, bitcoin cash e litecoin. Non c’è dubbio che l’apertura dell’exchange a Ripple porterebbe vantaggi enormi a entrambe le parti: da un parte Coinbase attrarrebbe un nuovo, importante bacino di utenti e investitori, mentre per Ripple si spalancherebbero le porte del più importante servizio di exchange a livello internazionale.

Oltre alle indiscrezioni che riguardano Coinbase, come quelle viste in passato, ieri Ripple ha potuto beneficiare anche di un’impennata negli acquisti effettuati in Corea del Sud: nel solo paese asiatico si è infatti concentrato lunedì il 33% del volume di scambi di XRP, principalmente sul sito di exchange Bithumb. Un segnale distensivo e di ottimismo da un paese che negli ultimi mesi ha al contrario rallentato pesantemente l’avanzata delle criptovalute, a causa delle iniziative del governo nazionale nel regolamentare la compravendite di bitcoin e delle altre monete digitali.

Dove si possono spendere i Bitcoin?

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Come spendere i bitcoin

Il bitcoin nel 2017 è diventato il protagonista degli investimenti in tutto il mondo, senza alcuna distinzione di esperienza, per poi venire successivamente “lasciato” agli holder più solidi e agli investitori più scaltri o con più liquidità. Ma investimento a parte, dove si possono spendere i bitcoin?

Si tratta di una domanda molto frequente alla quale tuttavia non tutti riescono a trovare risposte semplici, per il semplice fatto che non si possano spendere ovunque. Eppure, più di 100 mila venditori in tutto il mondo accettano il bitcoin come strumento di pagamento. Tra i più noti, vi sono persino Microsoft, Expedia e Newegg.

Essendo una valuta digitale, è ovviamente più difficile che il bitcoin possa essere accettato nei negozi tradizionali. Generalmente, il suo raggio d’azione è limitato all’internet. Tuttavia, alcune attività stanno iniziando ad accettarli anche tra le “mura” dei propri negozi, come ad esempio la catena di gioielleria Reeds Jewelers, che negli Stati Uniti è presente in 60 negozi al dettaglio.

Ancora, a Las Vegas, vi sono alcuni casinò che iniziano ad accettare bitcoin per i pagamenti, come ad esempio fa il Golden Gates Hotel & Casino, che per l’appunto accetta i BTC per i pagamenti nei propri hotel e ristoranti. Tuttavia, non ancora per le sale casinò.

Per quanto riguarda la vendita al dettaglio più imponente, i giganti Walmart e Amazon, non accettano ancora tale modalità di pagamento, anche se tuttavia vi è un escamotage che consente di acquistare i loro prodotti tramite bitcoin. Infatti, l’app Gyft, con cui si possono ordinare delle carte regalo, accetta i pagamenti in BTC. Perciò, si possono utilizzare i bitcoin per comprare carte regalo e quindi utilizzare queste ultime per effettuare acquisti nei negozi al dettaglio in cui sono spendibili (e sono più di 200!) tra cui Nike, Starbucks e Target.

Infine, un altro metodo per spendere i bitcoin è quello di usufruire del servizio di Shakepay per convertire criptovalute in euro o dollari, con l’applicazione di una commissione. Con questo servizio, si possono preordinare persino automobili, così come Mason Borsa, CEO di TokenSoft, ha fatto per la Tesla Model 3.

Quindi, oltre a determinate realtà in cui la criptovaluta è già accettata come modalità di pagamento, vi sono anche altri modi per spendere i propri bitcoin. Non è escluso, inoltre, che Amazon possa offrire in futuro una modalità di pagamento in BTC, cosa che ovviamente potrebbe far risalire anche la quotazione della criptovaluta sul mercato.

A tal proposito, oggi la quotazione del Bitcoin si trova abbondantemente sopra quota 11 mila dollari, segnando 11.328 sul dollaro alle ore 11 secondo le medie fornite da CoinMarketCap. Il BTC è disponibile per la negoziazione su exchange come Coinbase e Kraken e su piattaforme di trading come la piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Ethereum, analisi tecnica suggerisce la cautela

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Ethereum, analisi tecnica suggerisce

Nella nostra precedente analisi tecnica del 12 febbraio sul cambio Ethereum Dollaro avevamo sottolineato che i prezzi del cambio Ethereum Dollaro non avendo completato e breakkato al rialzo la cup with handle hanno continuato la loro fase di ritracciamento che si era arrestata sulla media mobile esponenziale a 200 periodi fungendo da ottimo supporto. Da qui le quotazioni sono rimbalzate verso l’alto fino ad area 862,00$. Avevamo concluso dicendo che la tendenza di breve termine del cambio ETH USD era ancora impostata al ribasso. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo a quota 1.186,90€.

Ethereum, analisi tecnica suggerisce
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Cosa è successo successivamente? Per saperlo analizziamo il cross Ethereum Dollaro più da vicino attraverso un grafico orario. Come possiamo osservare la criptovaluta si è mossa nei confronti del dollaro in maniera sostanzialmente laterale con volumi molto bassi segno di uno scarso interessamento temporaneo da parte del mercato. Ricordiamo infatti che le fasi laterali anticipano forti movimenti per cui non bisogna mai abbassare la guardia. Notiamo, inoltre, che i prezzi su base oraria hanno fatto registrare un triplo minimo sul supporto statico posto in area 794,60$ circa (linea blu orizzontale).

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro parere fin quando i prezzi si manterranno al di sopra di area 794,60$ non ci saranno forti discese. Inoltre un aumento di volumi contestuale a movimenti rialzisti potrebbe aprire le porte verso nuovi ed interessanti movimenti bullish.

Nel momento della scrittura Ethereum batte nei confronti del dollaro quota 862,88.

Ethereum è disponibile per la negoziazione su piattaforme exchange come Coinbase e piattaforme di trading come la piattaforma trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”ETHUSD”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Cambio Euro Dollaro, triplo massimo di breve termine

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Cambio Euro Dollaro, triplo massimo di breve termine

Nella nostra precedente analisi del 13 febbraio 2018 sul cambio Euro Dollaro avevamo posto il focus dei nostri lettori sulla presentazione del maxi piano da 1.500 miliardi di dollari di Donald Trump per stimolare gli investimenti delle infrastrutture che farà ingrandire il debito pubblico americano con ripercussioni sul cambio euro dollaro. Inoltre, avevamo scritto che i prezzi di euro dollaro dopo aver compiuto un un doppio massimo di breve a livello 1,2533 evidenziato sul grafico con le frecce viola, hanno fatto registrare una correzione fino ad area 1,2210 perdendo circa il 2.50%. Avevamo concluso dicendo che nel breve periodo i prezzi avrebbero potuto toccare anche la media mobile a 50 periodi. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio arancione a quota 1,2324.

Cambio Euro Dollaro, triplo massimo di breve termine
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Analisi tecnica Euro Dollaro

Cosa è successo successivamente? Le quotazioni del cambio Euro Dollaro dopo il doppio massimo hanno ritestato per la terza volta area 1,2533, senza attraversarla al rialzo, dando origine ad un triplo massimo (frecce viola). Da qui i prezzi si sono mossi in una fase ribassista di breve/brevissimo termine che ha portato il cross fino a quota 1,2154, testando anche la media mobile a 50 periodi. (freccia blu). Le quotazioni in questo momento stanno rimbalzando ma il trend ribassista di breve/brevissimo termine non è ancora alle spalle. La tendenza di medio termine non è assolutamente cambiata ed è ancora saldamente bullish.

Cosa aspettarsi ora il futuro? A nostro avviso il cambio Euro Dollaro difficilmente attraverserà al ribasso il supporto dinamico ascendente (trendline viola). Inoltre, pensiamo che nel medio termine i prezzi si porteranno a ridosso della resistenza dinamica discendente (trendline rossa) dove molto importante sarà osservare il comportamento delle quotazioni.  Il cambio Euro Dollaro è disponibile per le contrattazioni sulla piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”EURUSD”]

Nel momento in cui scriviamo il cross euro dollaro batte quota 1,2279.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Neo la nuova protagonista del trading online

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Neo è la nuova protagonista del trading online

Tra gli strumenti finanziari del trading online si erge in questi giorni la nuova arrivata NEO. Si tratta di una criptovaluta che ha recentemente scalato la classifica delle valute digitali a più alta capitalizzazione e che oggi viene quotata anche da alcune piattaforme di popolari broker.

Per chi non la conoscesse, NEO è una criptovaluta che proviene dalla Cina. Essa è basata su una piattaforma blockchain che viene definita dai più esperti come agile e estremamente versatile, sviluppata partendo dall’esperienza di Ethereum. La sua piattaforma, Onchain,  consente scambi peer-to-peer della criptovaluta (e il suo utilizzo come moneta) ma si adatta con facilità agli usi più diversi per la fruizione tra cui crowdfounding, smart contract, operazioni di finanziamento, certificazioni digitali e altro ancora. L’obbiettivo della piattaforma è quella di offrire una funzione di una smart economy veloce e priva di intermediari.

Come si può negoziare online su NEO

Per fare trading on line su Neo si possono adottare due approcci. Il primo è quello più tradizionale delle exchange, ovvero le piattaforme su cui si possono acquistare e scambiare criptovalute. Il secondo è quello del trading online con CFD, ovvero strumenti finanziari che replicano le performance di un asset sottostante.

I CFD NEO, quindi, replicano l’andamento del prezzo di NEO e consentono di aprire posizioni di acquisto o vendita, per ottenere risultati economici proporzionali rispettivamente dai rialzi e dai ribassi della quotazione.

Tra i broker che hanno inserito Neo sulla propria piattaforma di contrattazione vi è eToro, divenuta popolare per la sua conformazione social. Oltre a fare trading, infatti, gli utenti possono comunicare tra loro così come si fa sui social network, come Facebook, Twitter o Google Plus. Si possono infatti postare delle proprie riflessioni, commenti, mi piace e così via. Si possono persino valutare dei trader più esperti al fine di copiarli automaticamente con la funzione denominata Copy Trade.

In questo momento alle 19:09 del 1 marzo 2018, NEO è quotata 130 dollari con una variazione del +13,26% su base settimanale.

Trading online, 5 errori da evitare

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Cinque errori da evitare nel trading online

Volendo stilare una lista dei più gravi errori da evitare nel trading online, se ne potrebbero inserire sicuramente almeno cinque che andremo a scoprire in questo articolo. Una piccola prefazione, tuttavia, è d’obbligo. Cosa si intende quando si parla di trading online? Generalmente, si intende la contrattazione di CFD o strumenti finanziari che consentono di mirare all’ottenimento di risultati economici in base alle variazioni di prezzo di un determinato mercato, sfruttando delle piattaforme di negoziazione in cui effettuare ordini al rialzo e al ribasso.

In parole più semplici, si può investire una determinata somma (anche piccola) su uno strumento finanziario (es. CFD) che replica il prezzo di un asset (es. un’azione, una criptovaluta, una materia, una coppia valutaria o un indice). Si possono aprire posizioni di acquisto nel caso si preveda il rialzo del prezzo dell’asset, oppure di vendita nel caso si prevede il ribasso del prezzo dell’asset.

Ad esempio, un CFD Ripple seguirà il prezzo della criptovaluta, mentre il CFD EUR/USD seguirà l’andamento del cambio euro dollaro. Ancora, un CFD Ferrari o Apple seguirà le performance dell’azione Ferrari o Apple.

[plus_chart chart=”RACE”]

Gli errori da evitare nel trading online

Il primo errore da evitare quando si negozia online è quello di “partire in quarta”, ovvero di iniziare ad aprire posizioni anche quando non si ha alcuna esperienza. Per chi inizia, è consigliabile partire con un conto demo, ovvero un conto in cui si ha a disposizione un credito virtuale per praticare. Oggi vi sono dei broker che consentono di operare sulla propria piattaforma alle stesse identiche condizioni del conto reale, ma con credito virtuale, per poter fare pratica senza rischi. Un esempio è dato dalla piattaforma di trading CFD Plus500.

Il secondo errore da non fare nel trading online è quello di “perdersi nell’armadio”. Sebbene vi siano tanti strumenti finanziari disponibili, è meglio focalizzarsi su pochi strumenti, da studiare e seguire giorno dopo giorno al fine di conoscerli sempre meglio.

Il terzo errore in cui si può incorrere nel trading di CFD è quello di non conoscere bene lo strumento con cui si opera. Il CFD presenta delle caratteristiche particolari, come ad esempio la leva finanziaria, la possibilità di negoziare al rialzo e al ribasso, la possibilità di applicare degli stop automatici sulla piattaforma. Ne abbiamo parlato dettagliatamente nella nostra guida ai CFD.

Il quarto errore è quello di non applicare gli stop loss. Si tratta di ordini operativi con i quali si ordina alla piattaforma di chiudere una determinata posizione una volta raggiunta un determinato livello di perdita. E’ consigliato applicare uno stop loss ad ogni operazione, per stare più tranquilli. Inoltre, si valuti anche la possibilità di operare con broker che non prevedano situazioni debitorie. Con Plus500, ad esempio, le posizioni che vanno oltre una determinata perdita vengono automaticamente chiuse.

Il quinto errore è quello di non procedere con la formazione. Nel trading online si hanno migliori risultati quando si implementa il proprio ‘fiuto’ con l’analisi tecnica. Esistono ottimi libri sull’analisi tecnica dei mercati finanziari, con i quali entrare in maggiore confidenza con gli indicatori tecnici da applicare ai grafici dei prezzi.

Tecnologia Ripple, Feetcor Technologies sarà nuovo cliente

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Per Ripple arriva un altro importante cliente che testerà la sua tecnologia

Ripple ottiene l’ennesimo importante cliente per la propria tecnologia. Si tratta della Fleetcor Technologies, una società operante dal 1986 che fornisce carte carburante, prodotti e servizi per il pagamento della forza lavoro, che tra i propri clienti vede numerosi operatori del settore petrolifero in tutto il mondo.

Si tratta di un altro forte cliente, che ha optato per l’adozione di xRapid di Ripple, che utilizza per giunta la valuta digitale XRP. In questa partnership sarà inclusa anche la New York Cambridge Payments, acquisita dalla stessa Fleetcor appena un anno fa, già cliente di Ripple dal 2017. E proprio l‘ampio utilizzo che la Cambridge ha fatto di xCurrent, può aver portato a convincere i vertici di Fleetcor ad offrire maggiore fiducia a Ripple e persino alla sua valuta digitale.

Ripple, il punto sui test e sui nuovi clienti

Questa notizia arriva ad un mese da quella che vedeva l’adozione di xRapid da parte del fornitore di servizi telefonici IDT e da parte del fornitore di pagamenti Mercury.

A questi si aggiunge ovviamente il test di MoneyGram, come riportato in un precedente articolo.

Ancora, si aggiungono i recenti test di Cualix, una società di servizi finanziari messicana, che ha deciso anche di utilizzare gli XRP di Ripple come alternativa per le operazioni di pagamento. Proprio la Cualix ha fatto notare come xRapid aiuti effettivamente a elaborare i pagamenti diretti tra USA e Messico in modo rapido e a costo ridotto.

Gli XRP, oltre che ad essere stati resi negoziabili su exchange, sono ormai disponibili per la negoziazione al rialzo e al ribasso su piattaforme di trading online come la piattaforma Plus500.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Passando dalle società alle banche, la tecnologia blockchain di Ripple è sotto valutazione da parte della Banca Centrale Saudita, con la UAE Exchange con sede ad Abu Dhabi, la banca cinese LianLian e la sezione inglese del Banco Santander. Tutte queste grosse istituzioni stanno utilizzando xCurrent di Ripple.

 

Come Cardano vuole battere Ethereum e Bitcoin

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Come Cardano vuole battere Ethereum e Bitcoin

Gli sviluppatori di Cardano, il progetto soprannominato Ethereum del Giappone, ha recentemente annunciato di aver ripensato la propria tecnologia da zero e che proprio grazie a questa rivoluzione sono convinti di possedere una nuova carta da giocare per battere Ethereum e Bitcoin. Ma in che modo, precisamente, pretenderebbe di sfidare i due giganti del mercato delle criptovalute?

In questo momento, Cardano si piazza al settimo posto nella classifica delle criptovalute a maggior capitalizzazione, la stessa in cui BTC e ETH figurano al primo e secondo posto, seguite da Ripple e Bitcoin Cash. Con il Litecoin piuttosto stabile in quinta posizione, l’ADA di Cardano se la gioca contro NEO, un’altra realtà molto interessante che sta ottenendo molto successo proprio negli ultimi giorni.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Su cosa punta Cardano? Sulla scalabilità.

Cardano mira a risolvere i problemi che affliggono maggiormente le altre criptovalute, come ad esempio quelli legati alla flessibilità, alle limitazioni per via del protocollo, alla lentezza delle transazioni e ai loro costi. Per tutti questi problemi, Cardano propone un nuovo sistema di crittografia rivoluzionario, flessibile e ‘democratico’.

Secondo gli sviluppatori di Cardano, se Bitcoin rappresenta la prima generazione di criptovaluta ed Ethereum il secondo, Cardano si prepara a diventare la terza. Se Bitcoin ha lanciato la tecnologia blockchain dencentralizzata, Ethereum ha aggiunto a tale tecnologia gli smart contracts, con regole e protocolli programmati durante la transazione. Cardano a tal proposito pone al centro di tutto il problema della scalabilità.

Cardano ripartirà dalla scalabilità, quindi, in una nuova criptovaluta costruita ‘da zero’, piuttosto che mettere tali concetti in pratica su un’altra piattaforma.

 

Azione Ferrari, ancora un test sulla barriera statica

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Azione Ferrari, ancora un test sulla barriera statica

Nella nostra precedente analisi tecnica del 22 febbraio 2018 su Ferrari avevamo posto l’attenzione dei nostri lettori sul fatto che i prezzi delle azioni Ferrari non hanno rotto al rialzo la resistenza statica che avevamo individuato e hanno fatto registrare un ritracciamento che si è fermato sulla media mobile esponenziale a 50 periodi che ha fatto rimbalzare i prezzi (cerchi viola). Da qui i prezzi hanno ripreso il loro trend rialzista arrivando a toccare nuovamente la barriera che avevamo individuato posta in area 105,40€ circa. Avevamo concluso dicendo un breakout definitivo e con volumi in aumento di area 105,50€ del titolo Ferrari avrebbe potuto portare i prezzi verso nuovi massimi storici. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio viola in area 102,20€.

Azione Ferrari, ancora un test sulla barriera statica
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Cosa è successo successivamente? Le quotazioni di Ferrari si sono dirette nuovamente verso area 105,40€ attraversandola temporaneamente come possiamo osservare dall’ombra superiore (cerchio rosso). All’interno della seduta di contrattazione, però, i prezzi sono stati respinti verso il basso ed il titolo non ha rotto definitivamente la barriera. Da qui i prezzi sono scesi fino ad area 100,50€. Osserviamo, inoltre, i volumi come durante le ultime sedute di contrattazione sono abbastanza bassi.

Cosa attendersi per il futuro? Rimaniamo fermi sulla nostra view rialzista di medio termine e a nostro avviso un attraversamento definito e con volumi in aumento di area 105,40€ darebbe lo slancio ai prezzi verso nuovi top facendo entrare il titolo in territori inesplorati. Osserviamo, infine, come tutti i nostri indicatori si stanno portando in area positiva.

I titoli Ferrari sono negoziabili sulla piattaforma di trading Plus500.

[plus_chart chart=”RACE”]

Nel momento in cui scriviamo l’azione Ferrari batte quota 102,30€.
Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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