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Snam, il Buyback sulle azioni piace alla Deutsche Bank

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Azioni Snam al rialzo a seguito del buyback

Interessanti novità per Snam che potenzia il proprio gasdotto sul territorio italiano, mentre sul mercato le azioni ottengono un ottimo rialzo a seguito del buyback, ovvero l’acquisto di azioni proprie. A tal proposito, l’annuncio di Snam è arrivato proprio in mattinata e segue a quanto deliberato dall’assemblea degli azionisti nell’aprile del 2017 e a quanto annunciato anche il 12 gennaio 2018. L’operazione, avvenuta con un discreto successo, ha portato la tedesca Deutsche Bank ad alzare il proprio rating sul titolo.

Buyback Snam, azioni proprie pari al 3,2% del capitale

L’acquisto delle azioni proprie di Snam è stato affidato ad un intermediario totalmente indipendente. Questo aspetto è stato evidenziato dalla società al fine di garantire la correttezza e la trasparenza dell’operazione.

Operazione che ha visto l’acquisto da parte di Snam di oltre 995 mila azioni proprie con un prezzo medio per titolo pari a 3,6114 euro. Il controvalore dell’operazione, complessivamente, è stato superiore ai 3,5 milioni di euro.

Deutsche Bank alza il rating delle azioni Snam

A seguito dell’operazione di buyback, la banca tedesca Deutsche Bank ha rialzato la propria valutazione sulle azioni Snam, portandolo a “Buy”.

Questa decisione si pone controcorrente rispetto a quella di altri analisti che invece temono l’esito delle elezioni politiche alle porte. A tal proposito, ieri mattina le dichiarazioni di Juncker avevano causato instabilità su Piazza Affari per tutta la giornata di contrattazioni, alla fine della quale è arrivata una seconda dichiarazione dello stesso, volte invece ad “accettare qualsiasi risultato arriverà dalle elezioni italiane”.

Questa operazione di buyback potrebbe portare un po’ di ossigeno all’azione Snam, che a partire dal 7 novembre 2017 ha visto un forte ribasso, partito da quota 4,5 a 3,5 euro. Un ribasso sostanziale a cui l’azienda sta cercando di rispondere su più fronti.

Alle 10:45 di oggi, venerdì 23 febbraio, il titolo Snam (SRG) quota 3,722 euro con un rialzo del +2,45%. I titoli azionari Snam sono disponibili per la negoziazione sulla piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”SRG-I”]

 

Bitcoin, crollo transazioni causa delle minori commissioni

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Il crollo delle transazioni del Bitcoin ha abbassato la media delle commissioni

Il crollo del Bitcoin avvenuto tra dicembre e gennaio ha fatto cadere anche l’interesse di molti nell’investimento sulla criptovaluta. Ciò ha causato un decremento sostanziale delle transazioni di BTC. Se a dicembre erano pari a 400 mila al giorno, oggi sono mediamente circa 200 mila. Il lato positivo di questa minore frenesia sul mercato è che anche il costo delle commissioni si è abbassato notevolmente. Infatti, se a dicembre la media delle commissioni per transazione raggiungevano un massimo di 26 dollari, oggi la media si aggira intorno ai 3 dollari.

La spiegazione semplice a questo fenomeno è che ciò sarebbe dovuto alla diminuzione della media degli importi delle transazioni. Tuttavia, c’è dell’altro.L’abbassamento della media delle commissioni dipenderebbe infatti anche dalla congestione che le stesse transazioni provocano nel sistema. In pratica, il sistema della rete non rispondeva abbastanza adeguatamente al grande numero di transazioni, perciò gli utenti vanno a pagare più commissioni nei periodi in cui vi sono delle congestioni.

Commissioni Bitcoin, la questione SegWit

Se da una parte vi sono gli ingegneri informatici di alcune exchange come BitGo e definire tale ribasso semplicemente dovuto al minor numero di transazioni, dall’altra vi sono esperti sviluppatori che invece associano la forte diminuzione delle commissioni ad un miglioramento del sistema che sarebbe partito anche grazie a SegWit, una funzione per la scalabilità che da tempo anima le discussioni nei forum del Bitcoin.

Tuttavia, SegWit ridurrebbe le stesse fino ad un 15% circa in meno, perciò il numero delle transazioni ha avuto comunque un suo forte peso, nella diminuzione della media delle commissioni Bitcoin. Ad ogni modo, sembra che la strada tracciata da SegWit segni la direzione giusta da percorrere al fine di offrire delle commissioni sempre più basse.

Bitcoin è disponibile per le negoziazioni su numerose exchange tra cui Coibase e Kraken, oltre che su piattaforme di trading come la piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

 

Ethereum sopravvalutato e Bitcoin a quota 10 mila

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La quotazione Ethereum si sta dimostrando sopravvalutata

C’è chi potrebbe definirlo un momento buono per comprare Ethereum, ma in realtà occorrerebbe prendersi un po’ di tempo per analizzare meglio la situazione. Infatti, in questi giorni si è assistito a dei momenti particolarmente interessanti dal punto di vista finanziario. Un momento, prolungatosi per circa una settimana, sta nella minore volatilità del mercato del bitcoin rispetto a qualche mese fa. Come evidenziato in un precedente articolo, questo è mosso in un range compreso tra 10 e 11 mila dollari per vari giorni. Un’anomalia, si potrebbe dire, per il BTC. Oppure, un ritorno al passato.

Per quanto riguarda la quotazione di Ethereum, invece, nonostante i giorni propedeutici alla crescita, con un prezzo del Bitcoin costante, non ha dato segni di particolare slancio, restando sotto quota 1000 dollari. Nelle ultime 48 ore di ribassi, il prezzo degli ETH è addirittura sceso fino ad arrivare vicino a quota 800 dollari, una quota che potrebbe sfondare al ribasso nelle prossime ore.

Questa situazione rafforza le analisi che valutano la criptovaluta di Ethereum come sopravvalutata. Si consideri tale termine nel puro gergo tecnico, traducendolo con “sul mercato vale più di quanto dovrebbe”. Qui non si mette in discussione il progetto, ma quello della criptovaluta nel mercato virtuale delle valute digitali.

Il compito dell’analisi tecnica è quello di definire un “giusto prezzo” per gli Ether di Ethereum, ed al momento le valutazioni a tal fine puntano per la maggior parte ad una sopravvalutazione dell’asset, per mancanza di evidenti segnali di forza.

Gli ETH sono disponibili per gli scambi su exchange e per operazioni rialziste e ribassiste sulle piattaforme di trading CFD tra cui la piattaforma Plus500.

[plus_chart chart=”ETHUSD”]

Le valutazioni in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì considerazioni su analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading o investimento.

Ripple e Google Pay insieme per rivoluzionare l’e-commerce

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Google Play potrebbe rivoluzionare l'e-commerce con Ripple

Google Pay potrebbe avere bisogno di Ripple. Per spiegarne i motivi, è necessario fare una premessa. Qualche giorno fa, Android Pay è stato nuovamente impegnato su Google Play, poiché il motore di ricerca sta testando sempre più le potenzialità delle ricerche tramite mobile, analizzando sempre meglio i comportamenti dei consumatori con tali dispositivi. Nel frattempo, è stato lanciato sul mercato Litepay che potrebbe divenire il primo collegamento sul mercato per i possessori di criptovalute, consentendo loro di pagare beni e servizi utilizzando Litecoin.

Ciò premesso, potrebbe prospettarsi una rapida evoluzione dei fornitori di servizi di pagamento, ragion per cui Google potrebbe avere bisogno del team di Ripple per una collaborazione che potrebbe portare ad un vero e proprio terremoto nell’universo delle criptovalute ma anche in quello di internet poiché andrebbe a cambiare le abitudini dell’e-commerce mondiale, già iniziato da Litepay ma che con Google potrebbe trovare una eco decisamente più forte.

Per rivoluzionare ulteriormente il web e l’e-commerce, tuttavia, Google ha bisogno di Ripple.

I motivi per cui Google ha bisogno di Ripple

Le ragioni sono principalmente tre. La prima ragione per cui Google avrebbe bisogno di collegarsi con Ripple sta nel fatto che questa sta conoscendo un exploit senza precedenti. Come abbiamo visto nei giorni passati, la tecnologia di Ripple è stata infatti adottata da banche centrali (del Regno Unito e successivamente dall’Autorità monetaria Saudita) al fine di regolare i pagamenti in modo più efficiente ovvero con meno costi e più velocemente. Ripple, quindi, ha il vento in poppa e Google potrebbe sfruttare il momento.

La seconda ragione sta nel vantaggio di Ripple come opzione di pagamento. I costi delle transazioni sarebbero econoici (0,0004 per transazione), in poco più di 3 secondi sulla rete Ripple. Dato che Google ha il pallino della velocità, questa condizione potrebbe diventare determinante.

La terza ragione è data dalla possibile integrazione con altri fornitori di servizi che già stanno pianificando di utilizzare Ripple. Due tra tutti: MoneyGram e Western Union. Entrambi stanno già testando la rete di Ripple per i pagamenti back-end per i trasferimenti di denaro. A queste si unice anche Banks. Una rete, questa, che Google potrebbe sfruttare proprio grazie al “fil rouge” di Ripple.

In tutto ciò, la quotazione degli XRP di Ripple oggi perde terreno per via delle odierne difficoltà del Bitcoin, dal quale si pensa che progressivamente le quotazioni di Ripple diverranno sempre più indipendenti, qualcosa che rassicurerebbe chi desidera acquistare Ripple. La criptovaluta è disponibile per la negoziazione su exchange come Kraken e piattaforme di trading come la piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Azioni Ferrari, comprare, vendere o aspettare?

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Azioni Ferrari, comprare, vendere o aspettare?

Nella nostra precedente analisi tecnica del 02 febbraio 2018 sulle azioni Ferrari avevamo posto il ficus dei nostri lettori sul fatto che il titolo dopo la pubblicazione dei conti del 2017, accompagnata da volumi in forte aumento aveva fatto registrare una performance positiva del 7,5% fermandosi sulla resistenza statica posta in area 105,35€ (linea blu orizzontale). Avevamo, inoltre, sintetizzato i dati di bilancio evidenziando l’utile su base annua cresciuto di quasi il 30%, sui ricavi pari a 3,42 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente e su l’utile netto di 537 milione di euro, in salita del 34% rispetto ai 400 milioni dell’anno precedente. Avevamo concluso dicendo che le azioni del cavallino rampante potevano far registrare nuovi allunghi e nel breve periodo, non erano escluse correzioni fino ad area 99,00€. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio viola in area 102,20€.

Azioni Ferrari, comprare, vendere o aspettare?
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Cosa è successo successivamente? Le quotazioni delle azioni Ferrari non hanno breakkato al rialzo la barriera statica che avevamo individuato e hanno compiuto un fisiologico storno che si è arrestato sulla media mobile esponenziale a 50 periodi che è funta da ottimo supporto (cerchi viola). Da qui i prezzi hanno ripreso il loro bullish trend di fondo arrivando a ritestare nuovamente per due volte la resistenza statica che abbiamo individuato.

Cosa attendersi per il futuro? Le azioni Ferrari hanno una buona forza rialzista ed a nostro parere, un breakout definitivo e con volumi in aumento di area 105,50€ potrebbe fornire al titolo una forte spinta rialzista. Ricordiamo che più una trendline viene testata maggiore sarà la significatività di un suo attraversamento. Osserviamo, infine, come tutti i nostri indicatori sono in area positiva.

Nel momento in cui scriviamo il titolo Ferrari batte quota 103,05€. Sui titoli azionari Ferrari si può negoziare tramite la piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”RACE”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Comprare Litecoin o Bitcoin? La sfida continua

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Comprare Litecoin o Bitcoin, la sfida continua

Dopo diversi anni il dubbio se comprare Litecoin o Bitcoin si ripresenta. Sin dalla sua nascita, il Litecoin si è voluto imporre sul Bitcoin per la sua più prestante tecnologia, per la maggiore velocità e sicurezza, tanto che da subito ricevette delle ottime sponsorizzazioni dai principali media finanziari statunitensi. Tuttavia, il sorpasso non c’è mai stato e sebbene la tecnologia del sistema Litecoin sia stata sempre considerata un passo in avanti a quella del sistema Bitcoin, la maggior parte del mercato ha preferito investire sul BTC anziché sul LTC.

Un nuovo capitolo favorisce l’acquisto di Litecoin

Negli ultimi due mesi si è aperto un nuovo capitolo in questa storica sfida. Tra dicembre e gennaio, il prezzo del Bitcoin ha perso per strada oltre 10 mila dollari, mentre il Litecoin è rimasto più o meno stabile, attorno a 200 dollari. Infatti, il cambio LTC/BTC ha ottenuto un rialzo sostanziale, passando da 0,005 a 0,015.

A questo, si aggiunge il recente lancio di Litepay, un sistema che consente di pagare in Litecoin in tutto il mondo anche nel retail, ovvero nel mercato al dettaglio. Un passo da gigante per il progetto, che batte tutti gli altri avversari sul tempo e che offre nuove prospettive per i suoi movimenti di mercato. Se il Bitcoin è riuscito a entrare nel mercato dei futures, il Litecoin è riuscito ad arrivare nei negozi.

La sfida, tuttavia, non è finita.

L’odierna quotazione del LTC, secondo le medie CoinMarketCap, oggi segna 211,84 dollari (ore 10:25) con una variazione su base giornaliera del -5,32%. Litecoin è disponibile per le contrattazioni su exchange come Coinbase e altre tipologie di piattaforme come la piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”LTCUSD”]

La quotazione criptovalute è diventata più stabile?

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La quotazione criptovalute registra maggiore stabilità

Nell’ultima settimana di contrattazioni la quotazione criptovalute ha mostrato più stabilità rispetto a quanto mostrato negli ultimi mesi. Sembra infatti che per la prima volta dopo “molto” tempo si sia raggiunta una maggiore stabilità di mercato o, per lo meno, una minore volatilità. La quotazione Bitcoin si è mossa in un range compreso tra 10 e 11 mila dollari, mentre quella di Ripple si è mossa in un range compreso tra 1 e 1,15 dollari. Per chi in questi mesi ha deciso di comprare bitcoin o fare trading sarà stato facile accorgersi di questa differenza.

Se da un punto di vista speculativo il fatto che le quotazioni delle criptovalute siano più statiche può essere visto in modo negativo, da un punto di vista di investimento lo è sicuramente meno. Meno volatilità significa più stabilità. La stabilità si raggiunge man mano che le leggi di mercato “normali” iniziano ad imporsi su uno strumento finanziario.

Il boom delle criptomonete ha visto balzare le quotazioni BTC a ritmi assolutamente “sconsiderati”, sia in senso positivo con i rialzi fino allo sfondamento della quota di 20 mila dollari, sia in senso negativo con il recente ritorno fino a quote inferiori a 7 mila dollari. Il sentiment di mercato era stato forzato dalla non-conoscenza dello strumento, delle sue potenzialità e dei suoi pericoli. Tanta gente ha investito sul bitcoin perché continuava a salire, in molti casi senza neanche ben conoscere su cosa stesse investendo il proprio denaro.

La maggiore stabilità del mercato, forse solo apparente, potrebbe essere il primo segnale che qualcosa è cambiato. Che qualcosa si sia normalizzato. Bitcoin non è più l’oro che luccica e basta, ma è uno strumento finanziario ad alto rischio che può fruttare forti guadagni, così come forti perdite, in poco tempo. Non è più un pozzo dei desideri. E forse questo segnerà il suo destino, più pacato ma allo stesso tempo più accettato (dalle istituzioni).

Bitcoin è disponibile per le contrattazioni su exchange e piattaforme di trading come la piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Quotazione criptovalute, perché oggi scendono?

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Le quotazioni criptovalute oggi al ribasso

Giornata di ribassi per le quotazioni criptovalute, con il Bitcoin che arretra nuovamente sotto la soglia degli 11 mila dollari con una variazione del -7% su base giornaliera. Seguono a ruota tutte le altre valute digitali tra cui Ethereum (-9%), Ripple (-8%), Bitcoin Cash (-12%) e Litecoin (-13%).

Analizziamo ciascuna delle specifiche situazioni in dettaglio.

Quotazione Bitcoin al 21 febbraio

In questo momento, alle 17:15 il cambio Bitcoin Dollaro batte quota 10787. Da un punto di vista di analisi tecnica, le resistenze da tenere attualmente sotto osservazione sono poste a 11.500 e successivamente 13.000 dollari. I supporti, invece, sono posti a 9.500 e 7.500 dollari. Da notare le medie mobili di lungo periodo (precisamente a 100 e 200 periodi) che al momento sono orientate al rialzo (ma al di sotto del prezzo) rispettivamente in area 10.600 e 9000 dollari.

Riguardo al Bitcoin sono da evidenziare la nuova posizione del governo della Sud Corea, che successivamente all’imposizione dell’identificazione di chi compra o fa trading Bitcoin, ha dichiarato di supportare l’utilizzo della criptovaluta. A far da contrappeso a tale notizia il fisco USA, che sta valutando le mosse atte a tassare i possessori di BTC ovvero chi ha deciso di comprare bitcoin e li possiede ancora.

Ripple, quotazioni frenate dal BTC

Per gli XRP di Ripple si può dire che le quotazioni siano di fatto frenate dal Bitcoin, poiché le novità riguardanti la società sono molto positive. Infatti, i clienti della tecnologia di Ripple hanno visto crescere la loro lista, anche con importanti soggetti istituzionali dei mercati emergenti.

La quotazione Ripple oggi pomeriggio è pari a 1,03 dollari. Ripple è disponibile per la negoziazione su piattaforme exchange e sulla piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Quotazioni Ethereum, ribasso forse per colpa di Petro

Abbiamo evidenziato in un articolo su Petro, la nuova criptovaluta basata su Ethereum, che potrebbe essere una delle cause del ribasso odierno delle quotazioni ETH rispetto al dollaro. A questo si aggiunge ovviamente lo stop del Bitcoin.

In questo momento, la quotazione di Ethereum segna quota 850 dollari. Per comprare Ethereum ci sono stati tempi migliori.

Litecoin, quotazione al ribasso ma progetto al top

Sebbene oggi la quotazione del Litecoin sia al ribasso, probabilmente per via del ribasso del BTC, il progetto va decisamente bene grazie al lancio di Litepay, uno strumento di pagamento che consente di gestire e pagare con LTC.

La quotazione degli LTC oggi pomeriggio è pari a 214 dollari con un cambio Litecoin Bitcoin  in leggero ribasso.

Perché Litecoin potrebbe rivoluzionare il sistema

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Litecoin lancia LitePay e potrebbe rivoluzionare il settore delle criptovalute

Negli ultimi giorni la quotazione Litecoin ha preso un po’ di ossigeno dopo i ribassi a seguito della crisi del Bitcoin partiti dalla metà dello scorso dicembre. Il rialzo del prezzo della criptovaluta LTC è stato dovuto principalmente al lancio di LitePay, un nuovo sistema di pagamento che consentirà di utilizzare Litecoin per i pagamenti in tutto il mondo. Una vera e propria bomba lanciata da Litecoin che potrebbe rivoluzionare l’intero settore delle criptovalute.

Infatti, LitePay è di fatto il primo strumento che consente di spendere i propri Litecoin ovunque. Il suo sistema infatti LTC per i pagamenti al dettaglio o contestuali alla propria attività, come ad esempio nell’ecommerce per le fatture. Ancora, LitePay può essere utilizzato per le donazioni e per accettare pagamenti dai clienti in tutto il mondo.

Tramite questo sistema è possibile ottenere pagamenti in Litecoin o nella propria valuta corrente direttamente sul proprio conto in banca, senza problemi legati alla volatilità del prezzo o rischi di mancate transazioni. Tra l’altro, le transazioni avverrebbero in modo istantaneo.

E’ già possibile creare un proprio portafoglio per gestire i propri litecoin con un sistema di sicurezza P2SH (Multifirma). Si tratta di un portafoglio SegWit messo in sicurezza con BitGo, sia su mobile che su browser desktop.

Un altro aspetto interessante, legato alla LitePay Card, è dato dalla possibilità di caricare valuta legale e utilizzarla tramite la stessa carta con cui si detengono Litecoin, con zero commissioni.

Oggi la quotazione di Litecoin ha perso terreno a seguito dello stop del recupero del prezzo del Bitcoin, che ha caratterizzato gli ultimi giorni di contrattazione. Nel momento in cui scriviamo, alle 16:30 di mercoledì 21 febbraio, Litecoin segna quota 211 sul dollaro.

[plus_chart chart=”LTCUSD”]

Cambio Litecoin Bitcoin, la crisi ha giovato al cross

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Il cambio Litecoin Bitcoin ha tratto vantaggio dalla crisi del BTC

Da quando c’è stata la crisi del Bitcoin, il cambio Litecoin Bitcoin ha trovato giovamento. Solitamente si è soliti valutare il cambio delle criptovalute contro il dollaro o l’euro. Molto più raramente o meglio quasi mai, si prende in considerazione il tasso di cambio che intercorre tra le stesse valute digitali. Per intenderci, parliamo del cross LTC/BTC, che vede quindi contrapposti i valori dei suoi asset, così come accade nel mercato valutario tradizionale per l’EUR/USD (Euro contro Dollaro) e tutti gli altri.

Ebbene, come si può evincere dal grafico in alto, dal momento della crisi del Bitcoin, a partire dallo scorso mese di dicembre, il cambio che vede contrapposti LTC e BTC ha subito un netto rialzo. Ciò vuol dire che se prima occorreva una determinata quantità di bitcoin per acquistare un litecoin, successivamente ne sono serviti di più.

Ovviamente, poiché il BTC vale molti più dollari, si parla in termini di centesimi di Bitcoin, ma non di bitcoin interi.

E così, dal valere 0,005 bitcoin, un Litecoin è arrivato a valerne più di 0,015. Un salto non da poco. Tale quotazione sembra essersi stabilizzata e sembra addirittura che sia propensa a raggiungere ulteriori livelli.

[plus_chart chart=”LTCUSD”]

Le ragioni che motivano gli ultimi aumenti nel cambio Litecoin Bitcoin stanno nel recente lancio di Litepay, un sistema che consentirà di pagare con Litecoin nel retail in tutto il mondo. Un’innovazione non da poco che potrebbe spingere in alto non solo il prezzo del Litecoin ma a questo punto anche il cambio contro il Bitcoin. Il conflitto tra le due criptovalute, già “di lunga data”, si arricchisce di un nuovo appassionante capitolo.

Oggi, mercoledì 21 febbraio, il cambio Litecoin Bitcoin segna quota 0,019 in leggero ribasso rispetto agli ultimi giorni in cui è arrivato a superare quota 0,020.

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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