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XRP di Ripple stabile sopra 1$ per la prima volta dopo gennaio

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XRP di RIpple sopra quota 1 dollaro

XRP, la terza valuta digitale per capitalizzazione creata da Ripple, è stabilmente sopra quota 1 dollaro per la prima volta da gennaio. Sebbene il giorno 10 abbia ottenuto un exploit che lo ha fatto arrivare a 1,17$, è successivamente sceso sotto la quota tonda, per poi tornarci più stabilmente dal giorno 12 su tutte le exchange in cui è presente.

Alle 7:45 di oggi, martedì 13 febbraio, il cambio Ripple Dollaro segna quota 1,06 stando alle quotazioni CoinMarketCap, che offre una media delle quotazioni di numerose exchange in cui sono quotati gli XRP.

Progettata per pagamenti internazionali e trasferimenti di denaro, XRP ha registrato un forte rally negli ultimi tre mesi, arrivando da 0,20$ a 3,31$ prima di natale e successivamente cadere fino a 0,56$ al 6 febbraio (esattamente una settimana fa). Quindi, in una settimana ha segnato un rialzo del +100% circa.

Una volatilità di cui tiene conto la stessa Ripple, che detiene 55 miliardi di token (unità di ripple), ovvero più della metà dell’intera quota disponibile. Infatti, la stessa Ripple ha cercato di prendere le distanze dai mercati speculativi di criptovalute che hanno causato le fortissime fluttuazioni di prezzo.

I vertici di Ripple, inoltre, hanno più volte chiarito che XRP non è una criptovaluta bensì un asset digitale, che non va confusa quindi con altre criptovalute. Infatti, non si tratta di una valuta, poiché non si può utilizzare in alcuna attività per comprare qualcosa, ma usata per fini più tecnici. Gli XRP infatti sono utilizzati da Ripple per offrire liquidità alle istituzioni (ma non per trasferimenti internazionali).

Da evidenziare che negli ultimi giorni il progetto di Ripple, la sua tecnologia, è stata sposata da altre grandi società. Oggi Ripple può contare su oltre 100 clienti per i suoi programmi di prova, tra cui il Banco Santander, la Britain’s Standard Chartered, Western Union e MoneyGram.

Di questi nuovi test abbiamo parlato nell’articolo riguardante il Banco Santander e ieri a proposito del mercato delle rimesse UAE, poiché anche una grande exchange degli Emirati Arabi Uniti ha deciso di adottare il network di pagamenti in tempo reale.

Va anche precisato che nella grande maggioranza dei progetti in cui le società hanno deciso di adottare le soluzioni di Ripple (la società), non sono stati inclusi gli XRP.

Sebbene la quotazione di XRP abbia visto un ottimo incremento di valore quest’ultima settimana, è ancora ben lontana dai valori di inizio anno.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Ripple approda al mercato delle rimesse UAE

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Ripple approda al mercato rimesse UAE

Dopo l’accordo siglato con MoneyGram lo scorso mese per lo sviluppo di una nuova piattaforma di pagamento, Ripple segna un ulteriore successo nella ricerca di partner commerciali, con la firma di un accordo che lega la compagnia che ha creato la criptovaluta XRP con la società di scambio degli Emirati Arabi Uniti, UAE Exchange.

Al centro dell’intesa, le transazioni cross-border effettuate verso il ricco paese asiatico, che si avvarranno d’ora in poi della tecnologia blockchain sviluppata da Ripple per aumentare l’efficienza e la velocità degli scambi, riducendone allo stesso tempo i costi. Una fetta enorme di mercato si spalanca ora per Ripple, considerando che, secondo la stessa compagnia, UAE Exchange controlla attraverso le sue 800 filiali sparse per 30 diversi paesi nel mondo il 6,75% dell’industria delle rimesse verso gli Emirati, che totalizza un patrimonio di circa 575 miliardi di dollari. Nei piani della società resta l’obiettivo di raggiungere il 10% di questo mercato enorme entro il 2020.

Non c’è dubbio che la velocità che caratterizza la piattaforma blockchain di Ripple sarà d’aiuto ai trasferimenti internazionali di denaro verso il paese arabo, anche se nei termini dell’accordo non è ancora chiaro se oltre alla tecnologia specifica implementata da Ripple saranno usate anche le monete digitali XRP. Quel che è certo è che l’intesa con UAE Exchange rappresenta una boccata d’ossigeno per la criptovaluta e la sua piattaforma di riferimento, dopo le performance deludenti registrate nelle ultime settimane da XRP, che è passata dallo scambio con il dollaro a 3,65$ di dicembre.

Negli ultimi giorni, invece, gli XRP di Ripple hanno beneficiato di diverse notizie positive, tra cui questa in ultimo.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Il Ceo di UAE Exchange, Promoth Manghyat, si dice entusiasta dell’operazione, e definisce “rivoluzionaria” la tecnologia sviluppata da Ripple: “Il consumatore medio può anche non sapere nulla del blockchain, ma in modo indiretto raccoglierà i benefici generati dall’efficienza che porta in ogni settore dell’economia e, di conseguenza, nella sua vita quotidiana”.

Litecoin smentisce voci nuove fork

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Litecoin smentisce voci di nuove fork
  • La valutazione di Litecoin sta crescendo in modo costante
  • Litecoin smentisce le ultime voci riguardanti nuove fork
  • “Attenzione alle truffe su finti piani di fork”, avverte Charlie Lee, fondatore di Litecoin

Sull’onda di indiscrezioni del tutto infondate, come segnala il suo stesso creatore Charlie Lee, Litecoin sfrutta comunque in queste ore un trend positivo e alza costantemente la sua quotazione. Nella giornata di oggi, lunedì 12 febbraio, la criptovaluta considerata spesso la sorella minore di Bitcoin registra un forte aumento appena al di sotto del 10% e viene scambiata a 156 dollari (al momento di chiudere questo articolo, ore 16:45 ora italiana).

A causare la corsa in avanti di Litecoin sono le ultime notizie che si rincorrono in rete, già tuttavia ufficialmente smentite dallo stesso creatore della criptovaluta, riguardo a un piano di fork: Charlie Lee ha usato la piattaforma di Twitter per avvisare i potenziali investitori, attirati dalle false news che circolano, sul rischio di truffe alle quali possono andare incontro: “Il team di Litecoin, e io in primo luogo, non stiamo attuando un fork sulla moneta. Non cadete nella trappola e non lasciate i vostri dati o chiavi password”.

Spesso l’hard fork di una moneta digitale è la naturale conseguenza di un miglioramento nella tecnologia di supporto alle piattaforme esistenti: nel caso di Litecoin, Lee assicura come la sua criptovaluta funzioni già in modo del tutto adeguato, garantendo transazioni veloci e con basse provvigioni, accettate da numerosi operatori online. Nessuna ragione, sembra suggerire il numero uno di Litecoin, per introdurre una versione 2.0 della sua creatura: ribadendo la bontà della sua criptovaluta, allo stesso tempo Lee mette in guardia contro i numerosi pirati che affollano la rete e tentano di ingannare, al canto di immediati e ingenti guadagni, chi ha già in portafoglio una quantità di litecoin.

Litecoin è disponibile su diverse exchange così come piattaforme di trading online tra cui la piattaforma etoro e Plus500.

[plus_chart chart=”LTCUSD”]

Bitcoin Dollaro, nuovi livelli supporto e resistenza

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Cambio Bitcoin Dollaro, supporto e resistenza
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Sebbene il cambio Bitcoin Dollaro sia uscito fuori da un’area critica che lo ha visto arrivare sotto quota 6.000$ il giorno 6 febbraio, il rimbalzo della quotazione BTC/USD fatica a completarsi. Infatti, come si può vedere dall’immagine qui sopra, il livello dal quale il forte ribasso era partito, a quota 9.523$ non è stato ancora raggiunto dal rimbalzo.

Durante la giornata di sabato 10 febbraio, infatti, il trend rialzista si è bloccato a quota 9.075$ per poi continuare a scendere fino ad oggi, lunedì 12 febbraio. Questo si può leggere come un segnale di debolezza da parte del cambio Bitcoin Dollaro, oggi ancora più lontano da quota 10.000$ rispetto a ieri.

Nel momento in cui questo articolo viene redatto, alle ore 16:03 del giorno 12 febbraio 2018, il cambio Bitcoin Dollaro segna quota 8.184. Un ribasso di quasi 1.000$ in due giorni, quindi, per un cambio che se avesse seguito più regolarmente il trend, ora avrebbe già sfondato quota diecimila.

Questa debolezza va a infiacchire l’intero comparto delle valute digitali, con XRP (Ripple) che sebbene abbia mostrato una marcia in più in questi giorni, sembra subire il colpo di tale debolezza. Stesso discorso per gli Ether di Ethereum.

Nuovi supporti e resistenze per il cambio bitcoin dollaro

Prendendo in considerazione lo stesso grafico, possiamo evidenziare due nuovi livelli di supporto e resistenza.

La resistenza, a quota 9.540$, è data proprio dal massimo dell’ultimo picco anteriore all’inizio del trend ribassista conclusosi il 6 febbraio.

Il supporto, invece, è stato disegnata sulla linea della quota 7.795$, partendo dal momento in cui il trend, una volta normalizzatosi, ha iniziato a faticare.

La situazione per le prossime ore si presenta piuttosto incerta. A dare “una smossa” al prezzo del bitcoin potrebbero intervenire fattori esterni di tipo fondamentale, di cui occorrerà tenere conto. Tra gli eventi positivi, l’ottimizzazione del codice denominata Schnorr.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Le informazioni contenute in questo articolo non vogliono costituire un invito all’investimento. Le criptovalute sono strumenti finanziari soggetti ad alta volatilità.

Schnorr ottimizza il codice di Bitcoin

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Schnorr è l'ultima ottimizzazione del codice Bitcoin

Schnorr è la nuova ottimizzazione del codice del sistema Bitcoin, anticipata ormai da diverso tempo e finalmente in dirittura d’arrivo. Si tratta di una tecnologia che ha l’obbiettivo di rimpiazzare l’esistente schema di firme di Bitcoin, con uno che comprime i dati delle firme stesse. Il punto di forza di questa nuova tecnologia è che consentirà di guadagnare molto spazio sulla blockchain, oltre ad aiutare a risolvere i problemi di backlog e di alte commissioni.

L’arrivo di Schnorr, stando a quanto prevedono gli sviluppatori, dovrebbe produrre un aumento della capacità di transazione del sistema dal 25 al 30%.

Tutto ciò offre un clima di entusiasmo e di ottimismo per il futuro prossimo del sistema Bitcoin, poiché ne aumenterà l’efficienza e va a contrastare le sempre più crescenti preoccupazioni circa la scalabilità. Inoltre, andrà a migliorare la privacy su alcune tipologie di transazione e ridurre lo spam.

In generale, l’obbiettivo che si pongono gli sviluppatori, è quello di riuscire a produrre tecnologie che rendano Bitcoin più efficiente, ma anche più veloce e più facile da usare per i pagamenti. Schnorr rappresenta infatti solo una delle varie ottimizzazioni del codice introdotte (Mast, Graftroot, Taproot ecc.) ed altre ne verranno in seguito. Tuttavia, per le sue potenzialità, Schnorr è entrato di diritto al centro della scena, supportato da tutti i migliori sviluppatori della comunità.

Cambio Ethereum Dollaro, su un importante livello

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Cambio Ethereum Dollaro, su un importante livello

Nella nostra precedente analisi tecnica del 29 gennaio sul cambio Ethereum Dollaro avevamo evidenziato gli interessanti rialzi di oltre il 10% in poche ore di contrattazione che il cambio aveva messo a segno grazie alla rottura al rialzo dell’area che avevamo individuato di 1162,00$. Avevamo mostrato, inoltre, a tutti i nostri lettori la formazione di una cup with handle, pattern di continuazione del trend principale (linea curva nera) che doveva, però, essere ancora completata e violata.

Avevamo concluso dicendo che l’attraversamento con volumi in aumento di area 1.424$ da parte del cross Ethereum Dollaro avrebbe potuto dare vita a forti impulsi rialzisti. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio arancione a quota 1.186,90€.

Cambio Ethereum Dollaro, su un importante livello
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Cosa è successo successivamente? Le quotazioni del cambio Ethereum Dollaro non hanno completato la cup with handle e di conseguenza non l’hanno violata al rialzo. Viceversa, i prezzi hanno continuato la loro fase correttiva che, per il momento, si è arrestata in maniera chirurgica sulla media mobile esponenziale a 200 periodi che è funta da millimetrico supporto. Da qui le quotazioni sono rimbalzate con volumi in forte aumento (cerchio viola) verso l’alto fino ad area 862,00$ (linea viola orizzontale) dove il cambio ha incontrato l’ex supporto divenuta ora resistenza.

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro avviso, la rottura con volumi della resistenza sopra indicata potrebbe dare la spinta ai prezzi verso interessanti rialzi. La tendenza di breve comunque del cambio ETH USD è ancora impostata al ribasso. Attendiamo, quindi, le conferme da parte del mercato.

Nel momento della scrittura Ethereum batte nei confronti del dollaro quota 864,00.

[plus_chart chart=”ETHUSD”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Quotazione Ripple rimbalza su ritracciamento di Fibonacci

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Analisi tecnica sul cambio Ripple Dollaro al 12 febbraio 2018

Riprendendo l’analisi tecnica su Ripple di sabato 10 febbraio, in cui avevamo evidenziato il potenziale rimbalzo attorno a quota 0,93$ sfruttando le linee di ritracciamento di fibonacci, registriamo oggi l’effettivo rimbalzo della quotazione Ripple a tale quota, costituente la linea costruita sulla percentuale 38,2%, calcolata sull’altezza del trend rialzista durato dal 6 al 10 febbraio.

Nell’immagine qui sopra utilizziamo lo stesso schema della scorsa analisi tecnica sul cambio Ripple Dollaro, con la continuazione del prezzo registratasi. Come si può vedere, il ribasso successivo al picco a quota 1,22$ registratosi alle ore 8:00 del 10 febbraio, è stato seguito da un rimbalzo. Come le basi dell’analisi tecnica insegnano, a tale ribasso potevano potenzialmente susseguirsi tre eventualità.

La prima, verificatasi, era un rimbalzo sulla linea del 38,2%. Questa era posta sugli 0,93$, di poco superata fino a 0,89$ tornata sugli 0,93$ nell’arco di un paio d’ore. Successivamente un ritorno sopra quota 1$.

In questo momento, alle 10:37 del giorno lunedì 12 febbraio, il cambio XRP USD segna quota 1,05$ (quotazione Kraken).

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Per quanto riguarda la giornata di oggi, si registrano dei segnali positivi dai volumi in associazione ai movimenti al rialzo. Nella seguente figura infatti evidenziamo un notevole aumento dei volumi (freccia viola) in concomitanza con un movimento al rialzo (barra evidenziata).

Aumento volumi insieme a rialzo prezzo Ripple

Per il proseguimento della giornata si potrebbero tenere in considerazione come supporto quota 0,89$ (l’ultimo minimo sul quale è rimbalzato) e come resistenza quota 1,22$ (precedente massimo sul quale si sono calcolate le linee di ritracciamento).

Li vediamo meglio nella seguente figura. Le linee di supporto e resistenza da tenere in considerazione sono tracciate di blu.

Linee di supporto e resistenza per il giorno 12 febbraio

Le informazioni contenute in questo articolo non costituiscono un invito all’investimento. Le criptovalute sono strumenti finanziari soggetti a forte volatilità.

 

XRP di Ripple, analisi sui ritracciamenti fibonacci

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Grafico analisi tecnica ritracciamenti Fibonacci

Oggi, sabato 10 febbraio, la quotazione degli XRP di Ripple sono arrivati a toccare quota 1,22$ alle ore 8 di stamattina. Successivamente, la quotazione dei ripple è iniziata a scendere progressivamente e senza particolari strappi. Il rialzo rispetto a sole 24 ore fa è superiore al 30%, anche per via delle ottime notizie provenienti da Hong Kong, dove la LianLian International è diventata il centesimo cliente a testare il sistema XCurrent di Ripple.

Il ribasso registratosi stamattina dopo il picco tuttavia potrebbe vedere dei rimbalzi o meglio dei ritracciamenti, in poche ore, ragion per cui abbiamo sviluppato un grafico (vedi sopra) relativo al cambio Ripple Dollaro, in cui utilizziamo dei ritracciamenti di Fibonacci in base all’altezza complessiva del trend. Abbiamo quindi tirato le linee a 38,2%, 50% e 61,8% relative alla stessa altezza.

Come si può vedere, l’altezza è costruita dalla distanza tra il punto di minimo a 0,57$ e il punto di massimo a 1,22$. 

I livelli di ritracciamento in base alle percentuali di Fibonacci vedono un primo livello a 0,93$ (38,2%), un secondo a 0,86$ (50%) e un terzo a 0,79$ (61,8%).

Secondo tale analisi, vi sono tre ipotesi per le future movimentazioni di prezzo:

  1. Il prezzo scende fino a 0,93$ per poi rimbalzare e riprendere il trend in atto
  2. Il prezzo scende fino a 0,86$ per poi rimbalzare e riprendere il trend in atto (probabilmente in tono minore)
  3. Il prezzo raggiunge quota 0,79$ e a quel punto potrebbe rompere il supporto e continuare a scendere

Considerato il momento di quiete circa le notizie su regolamentazioni del Bitcoin (rispetto al quale gli XRP di Ripple manifestano una forte correlazione diretta), le movimentazioni di mercato libere da tale tipo di notizie vedono come più probabili le prime due ipotesi. 

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Ripple, parte da Hong Kong il rialzo del 30%

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La LianLian International prova il sistema XCurrent di Ripple

Un rialzo del 30% in sole 24 ore per Ripple, sospinto sia dall’analisi fondamentale che tecnica. Ai segnali offerti dai grafici si sono aggiunte anche notizie positive per la valuta digitale, che le hanno dato una marcia in più rispetto ad Ethereum e Bitcoin.

Tra le notizie più importanti giunte in questi giorni, vi è stata quella proveniente da Hong Kong, dove il provider LianLian International ha deciso di provare il RippleNet, il network di pagamento che usa la tecnologia Blockchain di Ripple, al fine di facilitare le transazioni trans-frontaliere.

Questa notizia ha una doppia valenza, poiché proviene proprio dalla Cina, sebbene dalla Regione ad amministrazione autonoma di Hong Kong, la stessa Cina che dall’altro lato ha mosso guerra alle criptovalute. Tuttavia, così come è stato sottolineato ancora una volta dal CEO di Ripple, non si dovrebbe chiamare “criptovaluta” Ripple, non bisogna confonderla con Bitcoin, poiché non è stata creata per degli obbiettivi retail.

A tutto ciò si aggiunge il discorso ormai solido circa la differenza tra la valuta digitale e la tecnologia di reti e progetti a cui fanno riferimento. A proposito di Ripple, tale concetto è confermato, poiché mentre i primi giorni di febbraio la valuta digitale seguiva l’andamento al ribasso del Bitcoin, il progetto otteneva altri consenti, venendo testata definitivamente da Santander, sempre per le transazioni transfrontaliere.

XCurrent e XRapid, la grande differenza

A proposito della valutazione avviata dalla LianLian International, va precisato che la stessa sta testando la tecnologia XCurrent di Ripple. Infatti, i due principali filoni in questo tipo di offerta vedono da una parte XCurrent e dall’altra XRapid. La differenza tra le due sta nell’utilizzo o meno di XRP.

In questo caso, la LianLian International sta provando XCurrent, che non utilizza XRP, al contrario invece di quanto avviene nella soluzione XRapid.

Così come già successo qualche giorno fa per Santander, anche l’annuncio della società cinese è particolarmente entusiasta. Questo infatti fa leva sull’opportunità di offrire pagamenti istantanei tramite blockchain, in 19 valute.

Secondo Ripple, la partnership con la LianLian consentirà ai membri di RippleNet di connettersi con il mercato cinese.

La LianLian è diventata il cliente numero 100 ad utilizzare la soluzione XCurrent.

Alle 15:38 del giorno 10 febbraio 2018, gli XRP di Ripple segnano quota 1,16 sul dollaro americano.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Exchange coreana Bithumb accetta nuovi utenti con KYC

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Logo di Bithum, exchange criptovalute

La società di intermediazione e exchange criptovalute della Corea del Sud, Bithumb, è da oggi, 9 febbraio, aperta a nuovi utenti, che saranno individuati e validati per commerciare su monete virtuali grazie a nuove procedure di certificazione denominate KYC, o “know-your-customer“. Questa la prima soluzione offerta sul mercato sudcoreano dopo il divieto, imposto dieci giorni fa dalla Commissione sui Servizi Finanziari, ad ogni conto virtuale o attività di investimento su criptovalute non collegabile a una reale identità.

Da oggi sarà quindi nuovamente possibile, per nuovi investitori, entrare nel mercato delle monete digitali all’interno della Corea del Sud con la piattaforma Bithumb: il meccanismo di riferimento, per evitare l’anonimato e il rischio di attività criminali o riciclaggio da esso portato, si servirà di una autocertificazione basata su conti accesi presso l’istituto Nonghyup Bank, nel pieno rispetto delle nuove regole tracciate dal governo attraverso la Commissione. Bithumb ha annunciato inoltre che presto questa banca potrebbe essere affiancata da un ulteriore soggetto finanziario, la Shinhan Bank.

Nel frattempo, in India contibua la regolamentazione

Intanto in un altro paese del continente asiatico, l’India, procedono gli interventi governativi per regolare i diversi aspetti coinvolti nello scambio di criptovaluta: sono stati inviati ultimamente 100mila avvisi di pagamento ad altrettanti contribuenti, che non avevano incluso nelle dichiarazioni a fini fiscali i redditi conseguiti tramite investimenti su monete digitali.

Sushil Chandra, presidente dell’istituto Central Board of Direct Tax, CBDT, ha chiarito ufficialmente come i profitti derivanti da attività di scambio di criptovalute siano a tutti gli effetti soggetti ad imposizione fiscale, al pari di ogni altro investimento finanziario: obiettivo del governo indiano non è soltanto l’emersione di una quantità ingente di imponibile (una ricerca effettuata sul paese parla di oltre 3,5 miliardi di dollari in criptovalute scambiate nel corso di 17 mesi), ma anche dare un’identità certa agli investitori che spesso si nascondono dietro all’anonimato fino a ora garantito dalle operazioni in moneta digitale.

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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