Home Blog Page 50

Cambio Ripple Bitcoin, in fase di storno

0
Cambio Ripple Bitcoin, in fase di storno
Powered by Trading View

Analizzando il grafico daily del cambio Ripple Bitcoin possiamo apprezzare il forte rialzo che Ripple ha avuto nei confronti del Bitcoin da marzo a maggio 2017, con un guadagno di oltre il 2.000% nel giro di soli tre mesi di contrattazione.

Durante questi mesi non sono mancati fisiologici e forti ritracciamenti. Successivamente Ripple ha perso molto terreno nei confronti del Bitcoin arrivando a dicembre 2017 ai livelli che non si vedevano da marzo. Da qui il cross accompagnato da volumi in forte aumento (cerchio arancione), segno di interesse da parte di investitori istituzionali, ha ripreso la sua corsa rialzista che si è arresta in area 0,000227 in cui i prezzi hanno fatto registrare un doppio massimo (linea rossa orizzontale).

In questo momento le quotazioni sono entrate in una fase di storno nella quale per il momento la media mobile a 50 periodi sembra reggere le quotazioni (cerchio blu).

Cambio Ripple Bitcoin, in fase di storno
Powered by Trading View

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro avviso, il cambio Ripple Bitcoin dopo la fase di ripiegamento, tornerà a percorrere il suo bullish trend con un conseguente apprezzamento di Ripple. Attendiamo comunque sempre le conferme da parte del mercato senza mai anticiparlo.

Nel momento in cui scriviamo Ripple batte nei confronti del Bitcoin quota 0,00012.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Litecoin, oggi valutazione dell’agenzia di rating

0
Litecoin valutato da agenzia di rating

Litecoin, la criptovaluta leggera considerata da molti la sorella minore di Bitcoin, saprà oggi pomeriggio quanto è realmente grande. A partire dalle 3 ora italiana, l’agenzia di rating Weiss pubblicherà infatti la sua valutazione di Litecoin così come delle altre principali criptovalute: uno strumento in più per orientarsi tra le monete virtuali grazie all’analisi tecnica e accurata garantita da una delle più autorevoli e affermate società operanti sul mercato.

Quanto vale realmente una criptovaluta? È sul nodo di questa domanda che si gioca la legittimità e il futuro di Litecoin come delle altre monete virtuali, per affermarsi come mezzo di pagamento digitale oltre alla caratteristica di investimento speculativo fin qui vestita. Il mercato fino a oggi ha offerto una quotazione basata semplicemente sulle dinamiche di incontro tra domanda e offerta; per questo la novità introdotta a partire da oggi, dalle 15, può rivestire un’importanza strategica per lo sviluppo della tecnologia blockchain e delle criptovalute che a essa si appoggiano.

Weiss porterà in dote un’esperienza di oltre 45 anni nel rating internazionale, e la garanzia di autonomia nel giudizio che viene riconosciuta a questa agenzia indipendente da diversi soggetti della finanza americana: nel proporre la quotazione di Litecoin e delle altre criptovalute la compagnia di rating ha utilizzato il risultato di strumenti tecnici di analisi ma anche una valutazione complessiva della criptovaluta in esame, della tecnologia di funzionamento della piattaforma blockchain e della circolazione della moneta come mezzo digitale e alternativo di pagamento.

[plus_chart chart=”LTCUSD”]

La giornata di scambi di Litecoin pare beneficiare della novità, e in attesa della valutazione ufficiale che Weiss svelerà alle 15 registra un aumento sostanziale: al momento di chiudere quest’articolo (ore 14:28, del 24 gennaio), Litecoin è infatti negoziata a 184,35 dollari, con un apprezzamento del +8,39% rispetto allo stesso orario di ieri, secondo le cifre offerte da CoinMarketCap. La capitalizzazione di mercato di Litecoin ha superato nuovamente quota 10 miliardi di dollari.

Rating Ethereum, Weiss inizia oggi alle 15

0
Ethereum, oggi il rating di Weiss

La finanza tradizionale continua a interessarsi delle criptovalute, e a partire da oggi avrà uno strumento in più per giudicare il loro andamento e le prestazioni sul mercato. Sarà infatti reso pubblico oggi pomeriggio, per la prima volta dalla sua circolazione, il valore di rating assegnato a Ethereum dall’agenzia indipendente Weiss.

Alle 15 ora italiana sarà quindi possibile in tutto il mondo avere un primo valore di riferimento per la moneta virtuale creata da Vitalik Buterin e pesare così, oltre alla dinamiche di scambio e di incontro tra domanda e offerta, il valore reale di Ethereum e delle altre criptovalute.

Weiss si caratterizza come società di rating completamente indipendente, non ricevendo alcun compenso per la sua attività di analisi: da 45 anni l’agenzia offre al mercato gli strumenti utili per valutare la salute di imprese, banche, istituti di credito, ottenendo la stima e il riconoscimento della propria professionalità di giudizio da diversi soggetti, tra i quali il GAO, un’agenzia governativa degli Stati Uniti a servizio del Congresso, e il Wall Street Journal.

Al di là delle oscillazioni di mercato che hanno caratterizzato fino a oggi la quotazione di Ethereum, sarà quindi possibile avere un primo dato di riferimento reale del valore della criptovaluta, separato dalle dinamiche speculative che negli ultimi mesi hanno condizionato l’intero comparto delle monete virtuali: nell’assegnazione del valore di Ethereum e delle altre criptovalute, Weiss non solo utilizzerà i più sofisticati strumenti tecnici di individuazione dei pattern, ma terrà conto anche della solidità della piattaforma di riferimento, della reale circolazione della moneta e del suo potenziale di utilizzo come mezzo di pagamento.

Al momento di pubblicare quest’articolo, ore 12:04 del 24 gennaio 2018, Ethereum batte segna quota 1008$, registrando un aumento del +5,94% nei confronti dello stesso cambio della stessa ora di ieri; la capitalizzazione di mercato, sempre secondo le quotazioni riportate da CoinMarketCap, oscilla intorno alla quota dei 100 miliardi di dollari.

Cambio Ethereum Bitcoin, fase laterale di brevissimo termine

0
Cambio Ethereum Bitcoin, fase laterale di brevissimo termine
Powered by Trading View

Nella seguente analisi ci occuperemo del cambio Ethereum Bitcoin.
Analizzando il grafico daily del cross Ethereum Bitcoin possiamo osservare come dall’agosto al dicembre 2017 il cambio si è mosso in un trend discendente che ha portato le quotazioni da area 0,0883 ad area 0,0234 con un conseguente apprezzamento del Bitcoin.

Infatti, se nell’agosto occorrevano 0,0883 Bitcoin per comprare un Ethereum nel dicembre dello stesso anno bastavano soltanto 0,0234 Bitcoin per comprare un Ethereum. Dopo il bottom di mercato (freccia blu) il cambio ha invertito rotta impostandosi al rialzo con un conseguente apprezzamento dell’Ethereum.

Tale salita non è dovuta solo ad un apprezzamento dell’Ethereum ma anche ad un deprezzamento del Bitcoin che nell’ultimo periodo ha perso terreno nei confronti di tutte le criptovalute, trascinato al ribasso anche dalle ultime news arrivate dalla Sud Corea.

Cambio Ethereum Bitcoin, fase laterale di brevissimo termine
Powered by Trading View

In questo momento le quotazioni sono sopra tutte le medie mobili esponenziali ed in particolar modo la media mobile a 10 periodi sta fungendo da solido supporto. Segno, dunque, di buona forza. Infine, notiamo una divergenza ribassista sul Commodity Channel Index.

Cosa aspettarsi per il futuro? La tendenza del cambio Ethereum Bitcoin si conferma, dunque, ben impostata al rialzo nonostante la rottura del supporto dinamico (linea viola). Il mercato sta lateralizzando, attendiamo dunque una certa direzionalità.

Nel momento in cui scriviamo l’Ethereum batte nei confronti del Bitcoin quota 0,0913 con un rialzo dello 0,5 punti percentuali.

[plus_chart chart=”ETHBTC”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Ripple, nove risposte alle domande più comuni

0
Domande e risposte su Ripple

Le prestazioni più recenti di Ripple, che hanno portato la moneta virtuale che si appoggia alla sua piattaforma, XRP, a totalizzare una capitalizzazione di mercato pari a oltre 53 miliardi di dollari conquistando così saldamente la terza posizione tra le criptovalute più importanti, hanno attirato le attenzioni degli investitori. Per conoscerne più da vicino il funzionamento può essere utile una pagina dedicata sul sito di Ripple al soddisfacimento delle curiosità e delle domande più comuni attorno a XRP.

1. Come e dove si possono acquistare XRP?

Sono oltre 60 i mercati digitali, in tutto il mondo, dove è possibile acquistare XRP. Anche se Ripple indirizza a una pagina riassuntiva dei siti che permettono lo scambio della sua criptovaluta, non privilegia alcuno di essi, oltre a ricordare che i meccanismi di formazione dei prezzi dipendono soltanto dall’incontro tra domanda e offerta e non sono in alcun modo determinati o influenzati dalla stessa Ripple.

2. Che differenza corre tra Ripple, XRP e la piattaforma XRP?
La piattaforma XRP è un sistema distribuito e open source; XRP è la criptovaluta fondata sulla piattaforma XRP; Ripple invece è una compagnia privata.

3. Quali istituzioni finanziare usano attualmente XRP?
Al momento sono due tra i maggiori fornitori di servizi di pagamento, MoneyGram and Cuallix, ad aver annunciato ufficialmente una prima fase pilota di adozione dell’XRP come mezzo di pagamento, attraverso xRapid, per operazioni cross-border. Altri soggetti della finanza, assicura Ripple, hanno espresso interesse verso l’utilizzo di XRP.

4. Che grado di sicurezza offre XRP?
Le transazioni in XRP avvengono sulla piattaforma specifica e qui sono registrate. Il software sul quale si struttura il sistema è open source e funziona in modo decentralizzato, operando simultaneamente e in tempo reale su una rete distribuita di server distinti tra loro. Nuove ricerche e aggiornamenti sono sviluppate da Ripple per mantenere la sicurezza della piattaforma attraverso il concetto e il principio della decentralizzazione.

5. La piattaforma XRP si basa su una struttura centralizzata?

Anche se il codice sorgente che comanda la piattaforma di XRP è stato sviluppato da Ripple, non è questa compagnia a possedere o controllare la piattaforma di supporto a XRP, che è invece decentralizzata e non collegata ad alcuna autorità di riferimento. Come suggestivamente si segnala sul sito, se Ripple cessasse di operare la piattaforma XRP continuerebbe ad esistere.
La decentralizzazione del controllo di XRP è uno degli obiettivi principali di Ripple, per proporre la piena legittimità della criptovaluta come mezzo di pagamento a disposizione delle istituzioni finanziarie. Al fine di spingere verso una progressiva, completa separazione dalla piattaforma sviluppata, Ripple continua a introdurre aggiornamenti al sistema di approvazione delle operazioni eseguite con XRP: un allargamento dei soggetti di validazione, o nodi, divenuti 55 nel luglio 2017, e un piano che prevede la sostituzione progressiva di uno dei nodi attualmente operati da Ripple stessa per ogni due nodi esterni che incontrano i requisiti richiesti.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

6. Quale servizio di portafoglio virtuale è più adatto?
Come già detto in precedenza, Ripple non consiglia o raccomanda nessun servizio specifico, per ciò che riguarda l’uso e il possesso degli XRP. Anche per la scelta del portafoglio virtuale non è indicato un sito ideale, anche se Ripple consiglia sempre di usare cautela e prudenza nel selezionare i soggetti ai quali affidare i propri capitali.

7. La volatilità può condizionare le istituzioni finanziarie che decidano di adottare la piattaforma xRapid?
I soggetti della finanza che già hanno espresso interesse nei confronti della piattaforma xRapid non sono tenuti a conservare moneta virtuale per uno specifico periodo di tempo. Inoltre, i tempi di risposta per le operazioni negoziate sulla piattaforma XRP variano dai 3 ai 5 secondi, esponendo così i soggetti interessati ad un rischio limitato di volatilità.

8. Ripple ha la capacità di bloccare le transazioni in XRP?
Nessuno è in grado di controllare o bloccare XRP, nemmeno Ripple, mentre tutte le operazioni negoziate sulla piattaforma XRP sono visibili pubblicamente.

9. Ripple può creare nuovi XRP?
Gli XRP non sono stati creati dalla società Ripple: anzi, la quantità massima di criptovaluta a disposizione, 100 miliardi di XRP, è stata creata precedentemente al momento delle fondazione di Ripple, quando gli stessi creatori di XRP hanno trasferito una quantità notevole di moneta virtuale alla nuova società.

Ripple, oggi Weiss ci dirà quanto vale realmente

0
Da oggi gli XRP di Ripple saranno valutati dalla Weiss

A partire dalle 15:00 di oggi pomeriggio sul sito ufficiale dell’agenzia di rating indipendente Weiss, potremo scoprire il reale valore di Ripple. Almeno, s’intende, secondo la Weiss, che proprio da oggi inizierà a pubblicare, oltre a quelli su numerose società e strumenti finanziari, anche i rating su criptovalute tra cui per l’appunto XRP di Ripple.

Potrebbe così esserci per la prima volta un distacco tra ciò che vale il Bitcoin e ciò che valgono altre valute digitali per il momento ancora molto influenzate dalla sua corrente.

A proposito di Weiss, va precisato che si tratta di un’importante agenzia di rating operante da oltre 45 anni. Si tratta di un’entità indipendente, poiché non accetta alcun tipo di ricompensa per i suoi servizi, al contrario di quanto accade con altre importanti agenzie e società di rating. La sua indipendenza e il suo lavoro sono riconosciuti da importanti realtà della finanza statunitense tra cui il Wall Street Journal e il GAO (U.S. Government Accountability Office).

Ripple potrà quindi per la prima volta avere una valutazione ufficiale sulle sue reali potenzialità. Le analisi svolte dalla Weiss infatti comprendono diversi fattori di ciascuna valuta digitale, che oltre ai pattern dell’analisi tecnica terranno conto anche dell’usabilità/utilizzo della moneta e della tecnologia sottostante.

Nel momento in cui questo articolo viene scritto, ore 10:35 del 24 gennaio 2018, gli XRP di Ripple segnano quota 1,36 sul dollaro (quotazioni CoinMarketCap) con una variazione rispetto al dato di 24 ore fa pari al +6,9%. La capitalizzazione è poco superiore ai 50 miliardi di dollari.

Da seguire con particolare interesse le eventuali movimentazioni di prezzo che potrebbero essere causate dalla pubblicazione delle prime valutazioni da parte della Weiss, che ricordiamo essere programmate per le ore 15 ora italiana di oggi.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Agenzia di rating Weiss da oggi valuterà criptovalute

0
Logo della Wiss Ratings, prima agenzia a valutare le criptovalute

La Weiss, agenzia di rating operante dal 1971, che ad oggi esprime le sue valutazioni su oltre 50.000 istituzioni e investimenti, ha annunciato che da oggi, 24 gennaio 2018, inizierà a valutare anche le criptovalute. Bitcoin, Ethereum, Ripple, Bitcoin Cash, Cardano, NEM, Litecoin, Stellar, Iota, Dash, NEO, EOS, Tron, Monero, Bitcoin Gold saranno solo alcune delle criptomonete che l’agenzia valuterà ogni giorno.

I primi rating di criptovalute arriveranno precisamente alle 15:00 ora italiana.

Stando a quanto annunciato ufficialmente dall’agenzia Weiss, tali valutazioni saranno basate su un modello innovativo che analizza migliaia di punti data su tecnologia, utilizzo e i cosiddetti trading pattern, decisivi per l’analisi tecnica.

Tramite il suo sito ufficiale, lo stesso sito sul quale appariranno i rating, il fondatore di Weiss Ratings, Martin D. Weiss, precisa:

“Molte criptovalute sono torbide, sovrastimate e vulnerabili agli arresti anomali. Il mercato ha un bisogno disperato di chiarezza che solo delle valutazioni affidabili e imparziali possono fornire. Siamo orgogliosi di essere i primi ad offrire questo servizio e beneficio agli investitori, al fine di aiutarli a superare alcune difficoltà e identificare le poche criptovalute realmente solide. Le nostre valutazioni si basano su dati concreti e analisi obiettive. Tuttavia, siamo consci del fatto che creeranno polemiche, tra cui alcuni voti che potrebbero destare sorprese in alcune persone.”

A tal proposito, va precisato che a differenza di altre importanti agenzie di rating come Standard & Poor’s, Fitch, A.M Best, Moody’s ed altre, la Weiss non accetta mai ricompense di alcun tipo dalle entità che valuta. La sua indipendenza e accuratezza sono riconosciute dal GAO (U.S. Government Accountability Office), da Barron’s, Wall Street Journal, New York Times e altre.

Sarà decisamente interessante, per il primo rating previsto oggi alle 15 ora italiana, scoprire se tali valutazioni avranno effetto sui prezzi delle valute digitali meglio o peggio valutate. Riprendendo quanto afferma Martin D. Weiss, pare che ci si debba aspettare qualche sorpresa.

Corea del Sud impone identificazione a trader Bitcoin

0
Corea del Sud richiede identificazione per il trading Bitcoin

In Corea del Sud si è giunti ad un primo vero provvedimento per contrastare il riciclaggio di denaro e altre attività tramite il trading di Bitcoin. Infatti, è di oggi la notizia che il governo della Corea del Sud imporrà a tutti i trader di criptovalute di identificarsi, ovvero utilizzare il proprio nome reale per effettuare le operazioni di scambio.

Questo ovviamente va contro ad uno dei primi principi delle criptovalute in generale, ovvero la libertà di operare anonimamente. L’anonimato per le criptomonete, secondo i sostenitori del settore, dovrebbe esserci così come avviene per le valute legali, al portatore.

Il governo della Sud Corea tuttavia è convinto che molte delle movimentazioni di Bitcoin e altre criptovalute, provengano da attività illecite e ne favoriscano l’espansione.

Un provvedimento più soft di quello inizialmente previsto

Solo pochi giorni fa si parlava ancora di divieto totale di trading criptovalute, mentre oggi si è arrivati ad una soluzione che per certi versi si può definire più equa. Da una parte il governo Sud Coreano sa chi e quanto investe in Bitcoin, dall’altra gli utenti possono continuare a fare trading per diversi fini di scambio e di lucro.

Un occhio al G20

E mentre in Corea del Sud si delineano le nuove norme per la regolamentazione del trading criptovalute, i ministri delle finanze delle prime 20 economie del mondo potrebbero iniziare a discutere di soluzioni condivise in occasione del G20 che si terrà a Marzo. In tale occasione, si potrebbero persino delineare scenari in cui determinati provvedimenti verrebbero condivisi in più paesi. Interessante sarà a tal proposito scoprire come in che modo reagiranno paesi come il Giappone, in cui le criptovalute e il Bitcoin, molto scambiato nel paese, fanno ormai parte della stessa cultura finanziaria.

In tal senso, la Corea del Sud potrebbe porsi come nuovo modello di valutazione, l’avanguardia della regolamentazione del trading bitcoin.

Sigarette elettroniche al monopolio: rincari e limitazioni

0
Sigarette elettroniche arrivano i rincari

Le sigarette elettroniche come nuove prede della tassazione selvaggia. Questo è lo scenario che si è aperto con l’inizio del 2018 e su cui si stanno creando parecchi malumori.

Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, i liquidi di ricarica per le sigarette elettroniche non possono più essere venduti via Internet ma solo ed esclusivamente presso tabaccherie e rivenditori autorizzati. E per chi trasgredisce è prevista una sanzione fino a 40.000 euro. In sostanza, la legge di Bilancio approvata lo scorso dicembre non ha fatto altro che portare i liquidi sotto il monopolio di Stato.

Gli stessi, tra l’altro, sono stati assoggettati a un’imposta di consumo pari a 0,39344 euro più Iva per ogni millilitro di sostanza. Ciò significa che una boccettina da 10 millilitri potrebbe subire un incremento del prezzo di circa 5 euro, rendendone il costo finale relativamente elevato.

A dare manforte al provvedimento che porta la firma della senatrice Simona Vicari è stata la Corte Costituzionale, la quale ha dichiarato legittima l’imposta anche su liquidi privi di nicotina. Tutti questi cambiamenti hanno tuttavia sollevato polemiche non solo da parte di chi delle e-cig ne fa uso, ma anche da parte dei rivenditori e di tutta quella filiera che attorno al “mito” della sigaretta elettronica ci ha costruito il proprio posto di lavoro.

“Con questo livello di pressione fiscale, i piccoli esercenti rischiano di chiudere”, ha infatti segnalato l’Anafe, associazione che tutela i produttori di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione. Esultano invece i tabaccai, che rappresentati dalla loro Federazione vedono in questa norma “un bene per il mercato delle e-cig, finora lasciato senza regole e senza una seria regolamentazione”. Ma nonostante ciò, la questione non è ancora finita.

Ad aprile, infatti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fisserà, mediante apposito decreto, i requisiti richiesti ai commercianti affinché questi possano vendere i liquidi da inalazione. Questa autorizzazione potrebbe essere revocata dalla stessa Agenzia qualora dovessero verificarsi abusi o illeciti di vario tipo. Tra gli obblighi a cui saranno assoggettati i commercianti, è previsto anche il divieto di vendita ai minori esattamente come avviene nel mercato del tabacco.

Trading criptovalute, i giorni del CFD

0
I CFD tra gli strumenti per la negoziazione su criptovalute

Le vie della finanza sono infinite, si potrebbe quasi osar dire. Gli strumenti finanziari, è risaputo, si sono moltiplicati nel tempo per andare a coprire le nuove esigenze d’investimento e speculazione. Per speculazione, si intende l’attività del negoziare per cercare di trarre profitto dalle variazioni di prezzo che intervengono dal momento in cui si apre un investimento, al momento in cui lo si chiude.

In questi giorni di “crisi” per le criptovalute, gli investitori stanno procedendo complessivamente seguendo tre diverse strade:

  • Vendita
  • Mantenimento
  • Hedging tramite CFD
  • Negoziazione al ribasso con trading CFD

Qui di seguito, le analizziamo maggiormente in dettaglio.

Vendita

E’ la strada scelta da chi, almeno per ora, ha preferito vendere piuttosto che rischiare un ulteriore ribasso delle criptovalute acquistate, prendendo profitto o fermando la perdita.

Mantenimento

E’ la strada scelta da chi ha deciso di pazientare e aspettare tempi migliori. Tra questi, vi sono molti di coloro che possiedono criptovalute (tra cui Bitcoin) da più tempo e che perciò vedono le stesse posizioni ancora molto in attivo. Se per il Bitcoin questo aspetto è più accentuato, lo stesso vale anche per quelle valute, come Ripple, che solo poco più di un mese fa valevano circa 5 volte meno di quello che valgono oggi, “crisi inclusa”.

Hedging tramite CFD

I CFD sono strumenti che consentono di aprire posizioni al rialzo e al ribasso sul valore di un asset sottostante, che può essere per l’appunto una valuta digitale. In tal caso, anziché comprare criptovalute, si negozia sul loro prezzo. L’Hedging è una strategia di difesa che consiste nell’effettuare un’operazione opposta a quella già attiva, per congelare le eventuali perdite che si possono manifestare in un periodo di alta volatilità. Chi ha acquistato, ad esempio, Bitcoin, ed ha scelto questa strada, ha aperto una posizione ribassista sullo stesso.

Negoziazione al ribasso con trading CFD

Si tratta dello stesso tipo di operazione spiegata poc’anzi, ma adottata da chi invece non ha acquistato criptovalute, bensì ha soltanto deciso di approfittare della propria previsione di ribasso delle stesse.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando la navigazione assumiamo che per te è ok.