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Bitcoin, mattinata tra news buone e cattive

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Bitcoin tra alti e bassi il 12 gennaio 2018
[su_note note_color="#e90a2c" text_color="#ffffff"]Le opzioni binarie e digitali sono vietate in Europa. I contenuti relativi ad opzioni restano in archivio a solo scopo informativo. Se non sei un cliente professionista, ti invitiamo a valutare il Trading Forex, CFD o Criptovalute[/su_note]

La mattinata del Bitcoin di oggi, venerdì 12 gennaio 2018, è stata caratterizzata da due momenti decisivi, che andiamo qui a riportare.

Il primo ha offerto una boccata d’ossigeno per il Bitcoin, che stamattina ha ripreso quota arrivando a superare nuovamente quota 14.000$ per via delle nuove dichiarazioni da parte delle autorità della Sud Corea, che di fatto hanno ammorbidito la propria posizione circa il divieto di negoziare criptovalute nel proprio territorio, dicendo che questa è sempre stata solo una delle opzioni possibili, non l’unica.  Viene quindi precisato che sul tavolo delle contromisure contro l’esplosione incontrollata del fenomeno e i suoi eventuali rischi, vi sono diverse possibili soluzioni, sebbene non siano state palesate o comunque non abbiano avuto un risalto mediatico quanto quello del possibile divieto.

Poco dopo esser passato in 20 minuti da quota 13.495$ a 14.000$, tuttavia, il Bitcoin ha subito un ennesimo colpo. Questa volta, sul fronte occidentale. La SEC, ente regolatore, infatti, ha respinto ben 12 domande di ETF da parte di grandi aziende, probabilmente per preoccupazioni normative legate ad un mercato non ancora ben regolamentato.

Il prezzo del Bitcoin ha quindi subito un ribasso che lo ha portato ha tornare fino a quota 13.800$.

Questa la sintesi della mattinata fino alle ore 13:16, orario in cui viene redatto questo articolo. In questo momento, la quotazione del BTC segna 13.870$ (quotazioni Binance).

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Litecoin e IOTA, grafici a confronto

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Litecoin IOTA a confronto

Nella seguente analisi, metteremo a confronto due criptovalute ovvero Litecoin e IOTA. Ciò che andremo a fare è analizzare come si stanno muovendo le due criptovalute da un mese a questa parte.

 

Cominciamo con Litecoin (immagine in alto): analizzando il grafico daily osserviamo che il breakout avvenuto il giorno 08 dicembre 2017 con volumi in aumento di area 103$ (linea viola orizzontale) aveva dato la spinta ai prezzi verso l’alto. Dopo aver raggiunto i top in area 375$ le quotazioni hanno avuto una fisiologica correzione che si è accentuata con il famoso crollo del 22 dicembre. In questo momento i prezzi si trovano “ingabbiati” in una fase laterale di breve termine (linee rosse orizzontali) che sta facendo registrare volumi in discesa costantemente sotto la media (rettangolo blu). Litecoin è disponibile per il trading sulla piattaforma eToro.

Passiamo a IOTA.

Analizziamo ora IOTA: anche su IOTA possiamo osservare il breakout avvenuto con volumi in aumento il giorno 28 novembre 2018 in area 1,06$ (linea blu orizzontale). Da qui i prezzi sono partiti al rialzo fino ad arrivare ad area 5,80$ per poi correggere in maniera accentuata. In questo momento i prezzi, si stanno muovendo in una fase laterale di congestione (linee viola orizzontali) con volumi molto bassi costantemente sotto la media (rettangolo arancione). IOTA è disponibile per il trading sulla piattaforma IQ Option.

Litecoin e IOTA a confronto

A questo punto,  ci siamo accorti che i movimenti di Litecoin e di IOTA nell’ultimo periodo sono stati molto simili.

Cosa aspettarci per il futuro circa queste due criptovalute? A nostro avviso il breakout definitivo con volumi in aumento di area 312$ circa per Litecoin e di area 4,65$ circa di IOTA potrebbe fornire la spinta ai prezzi verso importanti movimenti rialzisti. Viceversa il breakdown definitivo e con volumi in aumento di area 201,50$ per Litecoin e di area 2,81$ per IOTA potrebbe dare la spinta ai prezzi verso importanti movimenti ribassisti. Ricordiamo a tal proposito che le fasi latrali anticipano importanti ed accentuati movimenti. A nostro avviso, nelle suddette criptovalute il breakout è più probabile di un breakdown.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Cardano Dollaro, in forte storno

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Cardano Dollaro, in forte storno

Nella nostra precedente analisi quotidiana su cambio cardano Dollaro avevamo evidenziato la giovane età della criptovaluta, la quale dopo un’iniziale fase di accumulo ed il successivo breakout di area 0,15$ (linea blu orizzontale) è partita al rialzo disegnando un attraente movimento swing che ha portato i prezzi a performare oltre il 750%. Avevamo, inoltre, aggiunto che Cardano stava compiendo una fisiologica correzione che, a nostro avviso, dato il precedente forte rialzo, nel breve termine poteva continuare per poi far riprendere al cross il suo bullish trend di medio periodo. Ricordiamo che dobbiamo sempre distinguere breve medio e lungo periodo.

Cosa è successo successivamente? I prezzi di Cardano sono continuati a scendere proseguendo il loro storno, perdendo oltre il 60% dai propri massimi ed arrivando fino ad area 0,53 (linea arancione orizzontale) dove possiamo osservare un millimetrico pullback. Da qui i prezzi sono rimbalzati.

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro avviso, a questo punto il cambio Cardano Dollaro potrebbe riprendere il suo up trend ma fondamentale sarà osservare il comportamento dei prezzi nelle prossime sedute di contrattazione ed attendere sempre le conferme da parte del mercato.

Nel momento in cui scriviamo la criptovaluta Cardano viene scambiato nei confronti del Dollaro a quota 0,7166.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

MoneyGram testa Ripple e quotazione XRP schizza

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Moneygram testa XRP Ripple nel proprio sistema

Alle ore 15:10 la quotazione degli XRP di Ripple segnava 1,72$ mentre appena 15 minuti dopo era arrivata a 1,97$ per poi salire ancora a 2,08$ in questo momento (ore 15:45). Il motivo di questo impetuoso rialzo di Ripple sta nel test che Moneygram sta facendo circa l’integrazione degli XRP nel suo sistema.

Moneygram è un vero e proprio gigante nel settore del trasferimento di denaro, perciò il colpo sarebbe davvero grosso. Una vera e propria boccata d’ossigeno per i ripple, colpiti solo pochi giorni fa dalla mancata inclusione nella piattaforma di scambio Coinbase, che ha causato un ribasso del 50% del valore raggiunto dalla valuta digitale.

Un risultato, questo, che non può stupire, poiché Coinbase a parte Ripple ha dimostrato di presentare un’ottima tecnologia, sia nella blockchain, sia nella sicurezza. Non a caso, così come evidenziato in altri articoli, ha guadagnato sempre più autorevolezza.

Nel momento in cui chiudiamo questo articolo, alle ore 15:58 del giorno 11 gennaio, XRP viene scambiato a 2,18$.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

EOS, criptovaluta in controtendenza, +10% in un giorno

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EOS, le prestazioni di questa criptovaluta sono oggi in controtendenza

La criptovaluta EOS ha segnato un +10% in un giorno, dato che a mezzogiorno preciso di ieri segnava 8,71$ mentre oggi alla stessa ora segnava 10,32$ (quotazioni Bitfinex). Una prestazione in controtendenza rispetto alle altre criptovalute, che nello stesso periodo hanno quasi tutte perso forza, sia nella quotazione che nella capitalizzazione.

Stando alle medie offerte da CoinMarketCap, che per l’appunto fa una media di numerose piattaforme exchange, in questo preciso momento ovvero alle ore 12:30 di oggi giovedì 11 gennaio, il Bitcoin ha perso il 4,42% in un giorno, Ripple il 12,91%, Ethereum il 10,19%. A salire per il momento vi sono solo il Bitcoin Cash (+0,98%), IOTA (+0,27%) e per l’appunto EOS (13,49%). Queste percentuali, lo ricordiamo, rappresentano le variazioni medie delle ultime 24 ore, registrate alle 12:30.

Questo, ovviamente, nel campo delle criptovalute a maggior capitalizzazione. A tal proposito, c’è da evidenziare che EOS ha superato quota 6 miliardi di dollari, piazzandosi sopra Monero (5,6 miliardi) e dietro Tron (7,1 miliardi).

Cosa è EOS

EOS.IO è una blockchain che opera come piattaforma per smart contracts, simile quindi al progetto di Ethereum. Su questa possono girare diverse applicazioni in modo decentralizzato e autonomo. Tra queste vi è Steemit, una piattaforma social media decentralizzata.

La criptovaluta che gira sul sistema è denominata EOS, che sul mercato porta come etichetta le medesime tre lettere. Si può negoziare su varie exchange tra cui le più importanti, come Bitfinex e Binance.

L’obbiettivo primario del progetto è quello di fornire, tramite la piattaforma, un sistema per contratti intelligenti e soluzioni decentralizzate al fine di risolvere i problemi di scalabilità delle blockchain come Bitcoin ed Ethereum, così come l’eliminazione di tutti i costi per gli utenti.

I token di EOS consentono ai loro possessori di votare e partecipare alla governance della blockchain, con un peso proporzionale alle quantità possedute.

Ethereum Dollaro, ancora record

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Ethereum Dollaro, ancora record

Nella nostra analisi tecnica del 03 gennaio 2018 scrivendo del cross Ethereum Dollaro avevamo sottolineato il fatto che i prezzi nella precedente giornata di contrattazione avevano breakkato al rialzo definitivamente e con volumi in aumento l’area che avevamo individuato di 770$ (linea rossa orizzontale): questo aveva dato la spinta alle quotazioni che hanno concluso la giornata con una performance positiva di circa 15 punti percentuali. Inoltre avevamo aggiunto che a nostro parere, la violazione dei massimi storici posizionati in area 888$ (linea arancione orizzontale) avrebbe dato con buone probabilità un ulteriore rialzo delle quotazioni. Quando scrivevamo tutto ciò eravamo sulla candela evidenziata con il cerchio blu a quota 863,00.

Cosa è successo successivamente? Dalla nostra analisi-tecnica le quotazioni del cambio Ethereum Dollaro hanno fatto registrare un’altra performance positiva di oltre il 50%. In questo momento i prezzi stanno disegnando una candela di indecisione: tale candela potrebbe essere solo una piccola sosta prima di riprendere la strada del rialzo.

Cosa aspettarsi per il futuro? A nostro avviso l’Ethereum non sembra, per il momento, ancora aver terminato il proprio carburante anche se non sono escluse leggere correzioni causate da prese di profitto da parte del mercato.

Nel momento in cui scriviamo la cripto batte nei confronti del dollaro quota 1.210,00.

[plus_chart chart=”ETHUSD”]

Ethereum è disponibile su piattaforme di tipo exchange e di trading CFD tra cui la piattaforma eToro.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Corea del sud, il Governo vuole vietare le criptovalute

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Il governo della Corea del Sud vuole vietare le criptovalute

Il governo della Corea del Sud ha avviato il primo passo ufficiale per mettere al bando lo scambio di criptovalute all’interno del paese: una mossa shock che fa raggiungere il picco all’escalation di notizie e colpi di scena avviata nell’ultimo scorcio dell’anno appena concluso, con il fallimento della piattaforma di scambio bitcoin Youbit a seguito di un pesante attacco hacker e proseguita con la raffica di ispezioni ordinate dal governo centrale su 6 istituti bancari che trattano bitcoin.

Con la decisione di oggi, annunciata dal ministro della Giustizia Park Sang-Ki, il governo sudcoreano intende chiudere una volta per tutte la possibilità dei suoi cittadini di commerciare criptovaluta all’interno dei confini nazionali, anche se il percorso intrapreso mostra già i primi ostacoli di realizzazione. Come dichiarato dal ministro, attraverso il suo dicastero le autorità centrali sono in procinto di elaborare un decreto per vietare l’acquisto e la vendita di bitcoin, ma per tramutare questo atto in legge occorre una maggioranza qualificata all’Assemblea Nazionale di almeno 297 membri: un processo che potrebbe richiedere, per essere definitivamente concluso, diversi mesi. L’idea stessa di impedire un commercio come quello delle criptovalute, che proprio sull’immaterialità e l’assenza di confini si basa, inoltre, pare destinata, se non al fallimento, almeno a una parziale inefficacia: sarà certamente più difficile per i cittadini sudcoreani incassare i risultati delle loro operazioni in bitcoin, ma non impossibile, rivolgendosi a mercati più favorevoli come ad esempio il vicino Giappone.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Sicuramente quello lanciato dal governo di Seul è un gesto di sfida, e come tale ha colto pienamente nel segno: gli scambi di bitcoin hanno infatti registrato un ulteriore arresto all’interno del mercato asiatico, con una flessione del 21% nella quotazione, anche se paradossalmente, dopo una prima ondata di panico tra gli investitori più sensibili, potrebbe essere proprio la stretta delle autorità a far montare il valore di un bene scarso.

Alla sfida delle autorità, intanto, rispondono gli stessi investitori: oltre 55mila sudcoreani hanno inoltrato al sito ufficiale della presidenza della repubblica asiatica la propria adesione a una petizione per chiedere la sospensione dell’inasprimento di regole, determinando un temporaneo blackout del traffico.

Euro Sterlina, fase laterale di breve termine

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Euro Sterlina, fase laterale di breve termine

Nella seguente analisi tecnica analizziamo “a freddo” il cambio Euro Sterlina dopo alcuni mesi dalla Brexit.
Analizzando il grafico weekly (grafico in alto) della coppia valutaria Euro Sterlina possiamo subito osservare la tendenza rialzista che che il cross sta percorrendo dal 2005 ad oggi. Il tutto confermato da massimi e minimi crescenti che si sono susseguiti durante questi anni. Poiché nel cambio abbiamo l’euro al numeratore e la sterlina al denominatore ed i prezzi si sono mossi verso l’alto, durante questi anni l’euro si è apprezzato nei confronti della sterlina. Ricordiamo, infatti, che il cambio non è altro che un rapporto matematico. Osservando il chart possiamo notare anche la tecnicità del cross: le medie mobili, infatti, sono funte da solidi supporti respingendo più volte i prezzi verso l’alto (cerchi arancioni)

Euro Sterlina, fase laterale di breve termine

Analizzando il cambio per mezzo di un grafico daily osserviamo la lunga fase laterale di congestione nella quale i prezzi si stanno muovendo da settembre 2017 ad oggi. Ricordiamo che le fasi laterali sono molto importanti nei grafici di borsa in quanto anticipano importanti movimenti rialzisti o ribassisti.

Cosa aspettarsi il futuro? A nostro parere la violazione al rialzo di area 0,9015 o al ribasso di area 0,8733 potrebbe dare un’importante spinta ai prezzi verso l’alto o verso il basso a seconda della direzione della rottura.

Nel momento in cui scriviamo il cross euro sterlina batte quota 0,8855.

[plus_chart chart=”EURGBP”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Ripple, analisi fondamentale e tecnica, all’ombra della sud corea

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Analisi tecnica e fondamentale su Ripple

Da un punto di vista di analisi fondamentale, il prezzo di Ripple ha perso quota per via di una serie di fattori che si può sintetizzare in questo modo:

  • Annuncio di non inclusione (almeno per il momento?) in Coinbase
  • Indagini in 6 banche della Sud Corea su conti con criptovalute
  • Annuncio da parte del governo sudcoreano di un possibile ban delle criptovalute

La Sud Corea infatti rappresenta un mercato importante per Ripple, oltre che per altre criptovalute. Sebbene le ultime due notizie possano influenzare i prezzi di tutte le criptomonete in generale, per Ripple tale notizia si accumula a quella di Coinbase.

Ci si chiede cosa avverrebbe in caso di effettivo ban: vendite forzate? In tal caso, i prezzi delle criptovalute mantenute si abbasserebbero di colpo. E’ difficile e forse azzardato cercare di prevedere fin da ora quali saranno le effettive misure del governo sudcoreano, e quali successivamente le reazioni del mercato.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, nel grafico delle quotazioni Ripple, gli orsi ovvero i ribassisti hanno avuto il controllo per lo meno fino a stamattina, momento in cui le quotazioni sono arrivate a quota 1,53$ (prezzi da Poloniex) e la media mobile a 5 e 10 giorni indica che i rialzi sono probabilmente di breve durata. Il supporto, per ora, si trova proprio intorno a 1,50$. L’indice di forza relativa, resta ancora in zona rialzista.

In questo momento, alle ore 10:31 del giorno 11 gennaio, Ripple segna quota 1,79$ (quotazione Poloniex).

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

In uno scenario rialzista, una chiusura superiore a 2$ offrirebbe maggiore fondamento alle valutazioni di ipervenduto e quindi un segnale per un ritorno verso i 3$.

In uno scenario ribassista, un movimento sostenuto che scenda sotto gli 1,40$ potrebbe portare ad un ciclo di vendite tale da portare il prezzo sotto il dollaro.

IOTA, i fondatori: nel 2018 diverrà la terza criptovaluta

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Fondatori IOTA convinti che diverrà terza criptovaluta nel 2018

IOTA continua a proporsi come una delle criptovalute più interessanti del momento, tanto più se si prendono in considerazione gli sviluppi che la stanno riguardando molto da vicino. In un’intervista rilasciata da Dominik Schiener, che è uno dei quattro co-fondatori del sistema, è emerso infatti che il progetto IOTA sta per essere investito da diverse novità.

L’aggiornamento se vogliamo più importante riguarda la prossima integrazione di IOTA in un e-wallet già consolidato, perché queste ultime settimane hanno dato modo agli sviluppatori di prendere atto di una cosa, e cioè della poca notorietà di cui gode il portafoglio nativo.

IOTA infatti ha già un suo e-wallet, ma si tratta di un e-wallet che pare poco chiaro e di non facile utilizzo: l’integrazione con un sistema già collaudato permetterebbe alla criptovaluta di essere ancora più al centro delle contrattazioni e di essere scambiata con la stessa facilità e popolarità di cui godono già altre valute concorrenti. A proposito di wallet e piattaforme, oltre che su piattaforme exchange, la criptovaluta IOTA è già disponibile sulla piattaforma di trading CFD IQ Option.

Dominik, però, non ha parlato solo di questo elemento. Incalzato sul futuro del progetto, il co-fondatore del sistema si è detto convinto che IOTA soddisfi tutte le condizioni per poter diventare, nel 2018, una delle tre criptovalute a più alta capitalizzazione, anche se ovviamente l’esito della previsione, così come del resto l’andamento del mercato criptovalute in generale, è tutto demandato al mercato.

Lo spirito positivo tuttavia c’è, anche alla luce dei risultati ottenuti dal segmento criptovalute nel corso degli ultimi anni: non va dimenticato infatti che questo oramai è un settore che attualmente vale circa 700 miliardi di dollari.

Infine, una stoccata ai diretti concorrenti. Per quanto riguarda le partecipazioni dei fondatori al sistema IOTA, Dominik Schiener ha risposto che quello che si son voluti dare i fondatori del sistema è un trattamento quanto più democratico, vale a dire ricevere una remunerazione proporzionale alle unità di moneta possedute da ciascuno di loro. Perché anche loro, esattamente come qualunque investitore, traggono beneficio dal solo investimento in IOTA (a differenza di quanto stabilito dai vertici di Ripple ed Ethereum, così come non ha mancato di far notare lo stesso Schiener).

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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