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Il nuovo iPhone X non convince, giù le azioni Apple

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Le azioni Apple frenate dall'iPhone X

Già in un precedente articolo avevamo riportato i risultati di uno studio della Cowen & Company secondo il quale l’iPhone X arrancherebbe per via del costo troppo elevato rispetto all’offerta di tecnologia percepita. In parole semplici, per molti dei clienti abituali (e non) gli alti costi non varrebbero le nuove candele. A questo studio fa da eco e forse anche da supporto il mercato azionario, che proprio riguardo al nuovo iPhone X rivela i propri timori.

Le azioni Apple sono infatti scese da quota 175$ (22 dicembre) a quota 170$. Nel momento in cui pubblichiamo il presente articolo, il titolo Apple segna 170,57$. Tale ribasso riporta la quotazione di Apple ai livelli di inizio dicembre, contraddistinto da un lieve movimento di costante rialzo.

[plus_chart chart=”AAPL”]

Le vendite si stanno mostrando sotto le attese anche nei mercati di Stati Uniti, Taiwan e Singapore, tre mercati giganteschi che ben mettono in luce l’entità del problema. Se per il quarto trimetre le vendite stimate erano di 30 milioni, ora scenderanno a 25 milioni.

Occorre fare tuttavia due considerazioni.

La prima è che sebbene il modello X stanti a decollare, continuano comunque bene quelle degli iPhone 7 e iPhone 8.

La seconda, è che proprio a fronte della difficoltà nelle vendite, pare che Apple stia valutando l’ipotesi di abbassare i prezzi a partire dai primi mesi del 2018.

Agenzia delle Entrate: cartelle esattoriali congelate per il periodo natalizio

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L'Agenzia delle Entrate per Natale sospende migliaia di cartelle esattoriali

L’Agenzia delle Entrate, per queste festività natalizie, ha deciso di chiudere un occhio e di rinviare le pratiche inerenti le cartelle esattoriali, e quindi accertamenti, riscossioni e quant’altro, al prossimo 7 gennaio. La misura prevede che vi sia uno stop all’invio delle notifiche dal 23 dicembre al 7 gennaio 2018, pertanto migliaia di pratiche verranno congelate in attesa che le festività natalizie terminino con il consueto appuntamento dell’Epifania.

Questo provvedimento si riverbererà in termini pratici nella vita di migliaia di persone: in Lombardia per esempio verranno congelate 34mila pratiche, mentre in Campania rimarranno fermi 44mila atti. Ci sono tuttavia degli atti che continueranno a lavorare anche nel pieno delle festività, come quelli considerati inderogabili, che per poter essere recapitati in tempo utile verranno indirizzati ai rispettivi destinatari a mezzo posta elettronica certificata (Pec). In Lombardia sono poco più di un migliaio mentre in Campania non superano i duemila casi.

Questo modus operandi è stato definito sulla base della volontà, espressa in più occasioni dal presidente dell’ente Ernesto Maria Ruffini, di “non creare disagi inutili durante le feste di Natale”. L’obiettivo, si legge in una nota, è di “evitare il recapito di richieste di pagamento durante questo particolare periodo dell’anno”.

In termini pratici significa che, nel caso di esempio della Lombardia, a Milano verranno congelate 10.343 cartelle, a Brescia 3.953, a Varese 3.469 e così a scendere con Pavia, Bergamo, Monza, Como, Cremona, Mantova, Lodi, Lecco e Sondrio (quest’ultima con solo 405 atti in attesa di notifica).

La Lombardia è comunque terza in classifica per quel che riguarda la quantità di atti congelati: al secondo posto c’è la Campania e al primo il Lazio, rispettivamente con 42.305 e 71.988 cartelle. A livello di città è Napoli a spiccare, che con le sue 28.326 cartelle riesce quasi a triplicare il dato di Milano.

Ripple riprende la corsa sopra quota 1 dollaro

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La quotazione di Ripple risale sopra 1 dollaro

Il giorno 22 dicembre avevamo evidenziato come in un primo momento il Ripple sembrasse tenere al crollo del Bitcoin, per poi registrarne il ribasso nel pomeriggio dello stesso giorno. Ebbene, in queste ultime 48 ore la quotazione del BTC risaliva e Ripple così come altre criptovalute hanno seguito “a ruota” quella che sembra ormai il “gregario” del gruppo delle criptovalute.

Gli XRP, i “ripple” di Ripple, infatti hanno ripreso a salire sopra quota 1$, così come avevano fatto per la prima volta il 21 dicembre. Il giorno 25 dicembre ha aperto a quota 0,97$, per poi stabilizzarsi fino al rialzo avvenuto a partire dalle ore 20.00 della serata di ieri, martedì 26 dicembre.

In questo momento, ore 09:25 di mercoledì 27 dicembre, le quotazioni degli XRP di Ripple segnano 1,13 sul dollaro.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Sebbene Ripple sia un progetto molto diverso dal Bitcoin e abbia ottenuto buoni risultati anche durante ribassi “contenuti” di quest’ultimo, si è dimostrato ancora molto sensibile ai forti ribassi del BTC. Allo stesso modo, i rialzi del Bitcoin hanno dimostrato di offrire spazi per potenziali rialzi allo XRP. Lo stesso al momento sembra valere anche per tutte le altre principali criptovalute.

Della correlazione tra BTC e XRP abbiamo parlato in un precedente articolo.

Bitcoin, BTC riprende quota ma aumentano gli ostacoli

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La quotazione del Bitcoin risale ma affiorano altri ostacoli

Dopo la serie di ribassi che ha trovato maggiore sfogo il giorno 22 dicembre, arrivando a quota 11.000$, il Bitcoin è tornato nuovamente a salire. In questo momento, alle 8:21 il BTC segna quota 16.393 sul dollaro. Con la sua caduta, il Bitcoin aveva trascinato con sé anche le altre criptovalute, tra cui Ripple ed Ethereum.

Se da una parte gli investitori che hanno mantenuto le proprie posizioni possono tirare un sospiro di sollievo, dall’altra vi sono nuovi ostacoli per la criptovaluta. Israele infatti avrebbe deciso di vietare l’utilizzo della criptovaluta e in tal senso non è escluso che possano procedere allo stesso modo altri paesi.

Negli scorsi giorni, i ribassi del Bitcoin hanno trovato carburante nella notizia di un attacco hacker su una piattaforma exchange di scambio criptovalute, Youbit, per il quale la stessa ha dovuto chiudere e dichiarare fallimento. Poche ore dopo, il mercato dei futures sui BTC è sprofondato tanto da causare l’interruzione delle contrattazioni.

Considerando che il Bitcoin si è dimostrato parecchio sensibile a determinate novità, sarà interessante scoprire se e quanto influirà la decisione di Israele, oltre a quanti e quali (nel caso ve ne fossero) paesi che decideranno di seguire la stessa strada.

 

XRP segue BTC: gli investitori credono in Ripple?

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Ci si domanda se gli investitori di Ripple credano nel progetto nel lungo termine

La giornata per gli XRP di Ripple era iniziata magnificamente, con un rialzo del 5% in 24 ore che la portava sopra quota 1,20$ (1,22$ alle 3:15). Per tutta la mattinata, nonostante il crollo del Bitcoin, in ribasso di oltre il 20%, sembrava tenere per poi essere tirato giù fino ad una quota inferiore ai 0,7$ ovvero la media che l’ha contraddistinta nei passati giorni.

A partire dalle 15:30 è iniziato il recupero degli XRP sul dollaro, arrivando nuovamente sopra quota 0,90$ alle 16:45. Per le motivazioni si sarebbe potuto pensare ad un ritorno in carica degli investitori istituzionali, gli stessi che credono in un progetto il sui sistema è stato introdotto presso banche e network di pagamento di primo livello. Certo, tali motivazioni avrebbero avuto ottima ragion d’esserci.

Peccato, tuttavia, che il grafico del Ripple oggi abbia seguito quello del BTC, del Bitcoin. Così come riesce a portare giù, riesce anche a riportare su le quotazioni delle altre (praticamente tutte) le criptovalute. Negli scorsi giorni, in cui il Bitcoin scendeva, questo nesso sembrava quasi passato in secondo piano, soprattutto con Ripple. Oggi, invece, pare che tale nesso sia ritornato ad essere la legge che regola o sembra regolare di fatto i prezzi delle criptovalute.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Ma perché se scende il Bitcoin scendono tutte le criptovalute?

Le principali criptovalute seguono dei progetti abbastanza differenti tra loro, così come diverse sono le tecnologie e le garanzie offerte. Ma perché allora, se il Bitcoin entra in una situazione di difficoltà, tutte le altre criptovalute seguono il suo corso? Allo stesso modo ci si potrebbe chiedere, come mai se il Bitcoin schizza al rialzo, crescono anche tutte le altre criptovalute?

Probabilmente, la spiegazione è più semplice di quanto si pensi. Chi ha investito inizialmente soltanto in Bitcoin, ha successivamente investito su tutte o quasi le altre criptovalute, nella speranza che ottenessero lo stesso tipo di successo.

Se la mentalità preponderante è quella del semplice comprare per guadagnare, lo stesso potrebbe valere per “vendere tutto per prendere profitto dalla plusvalenza appena le acque si agitano”. Questo si traduce in grandi scossoni, che non tengono minimamente in considerazione della validità di alcuni progetti come ad esempio quelli di Ripple ed Ethereum.

Probabilmente, tuttavia, vi saranno altri investitori con visioni più a lungo termine, che invece a questi progetti crederanno. Chi avrà ragione? Staremo a vedere.

[plus_chart chart=”XRPUSD”]

Crude Oil: analisi tecnica al 22 dicembre 2017

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Crude Oil: analisi tecnica al 22 dicembre 2017

In questa analisi tecnica ci occuperemo del Crude Oil. Analizzando il grafico monthly (grafico in alto) del Crude Oil per mezzo di candele cumulate heikin ashi, possiamo osservare come dal lontano 1999 al 2008 i prezzi si sono mossi in un bullish trend che ha portato le quotazioni da 10,35$ a 146,73$ con una performance positiva di quasi il 1300%. Successivamente i prezzi hanno subito una violenta correzione che ha portato le quotazioni a perdere quasi l’80% nel giro di 6 mesi di contrattazione. Da qui il Crude Oil dopo aver rimbalzato verso area 115,00$ circa ha perso ancora terreno arrivando a quota 27,00$. In questo momento è in atto un nuovo rimbalzo. Tecnicamente la tendenza primaria di lungo termine è ribassista.

Crude Oil: analisi tecnica al 22 dicembre 2017

Analizzando il grafico daily del Petrolio per mezzo di candele cumulate heikin ashi, possiamo osservare come, dopo il doppio minimo, pattern di inversione rialzista, evidenziato sul chart con le frecce arancioni, il Crude Oil ha invertito marcia impostandosi al rialzo.

Cosa aspettarsi per il futuro su questa materia prima? A nostro avviso, la tendenza di breve/medio termine del Crude Oil è impostata al rialzo, per cui i prezzi potrebbero dirigersi verso la resistenza dinamica ascendente (linea arancione). Tecnicamente il breakout di area 63,00$ potrebbe dare la spinta alla materia prima verso nuovi top di periodo.

Nel momento della scrittura il Crude Oil batte quota 58,10$.

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento.

Anche Ripple ed Ethereum affossate dal Bitcoin

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Bitcoin affossa Ripple e Ethereum

Giornata sicuramente da dimenticare quella di oggi per il Bitcoin e le altre criptovalute, che sembrano essere arrivate ad un crocevia che molto probabilmente segnerà l’ingresso in una nuova fase. La fase in cui si prende coscienza degli effetti che può avere l’altissima volatilità di questo mercato.

Nonostante i progetti di valute digitali come Ethereum e Ripple siano molto diversi da quelli del Bitcoin, molto più “intelligenti” (come gli smart contracts di Ethereum) o “istituzionali” come i ripples di Ripple, pare che la cosa interessi poco o meglio,  interessa poco a tanti che hanno investito in criptovalute sino ad ora. Alle ore 15:47 Ethereum segna 528$, Ripple 0,74$, Bitcoin 11.304$.

Il punto è questo: se si investe in criptovalute solo per ottenere dei forti guadagni per via delle loro grandi potenzialità di rialzo così come quelle mostrate nelle ultime settimane, l’obbiettivo iniziale delle criptovalute viene completamente distorto e dimenticato. Nel momento in cui diventano solo fenomeno speculativo e quasi nulla nuove tecnologie, il fantasma della bolla apparirà sempre dietro l’angolo.

E di massiccia speculazione si è trattato, poiché Ripple ed Ethereum, ad esempio, non hanno niente a che fare con il Bitcoin. Quest’ultimo, tuttavia, è stato sempre il vento, oltre che la bandiera, per tutte le altre criptovalute.

Nel corso della giornata sono aumentati i sentiment al ribasso sulle piattaforme di trading di strumenti finanziari derivati sui Bitcoin e sulle altre criptovalute. I CFD, ad esempio, che replicano le performance delle criptovalute sottostanti, oltre che alle posizioni al rialzo (“acquista”) consentono di aprire posizioni al ribasso (“vendi”), pur non possedendo effettivamente criptovalute. Ne abbiamo parlato nell’articolo riguardante le differenze tra comprare bitcoin e fare trading su bitcoin.

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

Ripple sale di poco, ma oggi 22 dicembre è l’unica

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Criptovalute, spicca Ripple

Giornata molto interessante quella odierna sul mercato delle criptovalute. Cosa sta succedendo? Le più famose criptovalute stanno quasi tutte perdendo terreno nei confronti delle valute “convenzionali”: bitcoin -13%, -25%, ethereum -15%, zcash -20%, omisego -25%. Tra tutti questi ribassi spicca Ripple che è una delle pochissime criptovalute che dopo un rialzo del 55% nella giornata di ieri oggi sta compiendo un piccolissimo ribasso di appena 7 punti percentuali. Analizziamola tecnicamente.

Solamente ieri nella nostra quotidiana analisi tecnica avevamo posto l’attenzione dei nostri lettori sul breakout che i prezzi stavano compiendo sul rettangolo (linee arancioni) della bandiera che avevamo individuato (freccia blu). Avevamo concluso dicendo che se i prezzi a fine giornata di contrattazione si fossero confermati sopra area 0,90$ con un aumento di volumi, a nostro avviso, la criptovaluta avrebbe potuto registrare ancora forti rialzi e nuovi massimi.

Cosa è successo successivamente? Le quotazioni a fine giornata hanno fatto registrare una performance positiva di oltre il 55% e si sono confermate sopra area 0,90$ accompagnate da volumi in forte aumento (cerchio viola). I prezzi, inoltre, nella scorsa giornata hanno dato origine ad una candela verde (evidenziata sul grafico con il cerchio arancione) priva di ombre superiori ed inferiori segno di grande decisione rialzista da parte del mercato.

Cosa aspettarsi per il futuro? Ripple tecnicamente, a nostro parere, sembra avere tutte le carte in regola per far registrare nuovi allunghi e dirigersi verso massimi inesplorati.
Per le altre cripto pensiamo che la volatilità sia talmente alta che dopo questo tonfo potrebbe benissimo registrarsi un rimbalzo non indifferente.

Nel momento in cui scriviamo, ore 11:32 del 22 dicembre 2017, il Ripple viene scambiato nei confronti del Dollaro a quota 1,00.

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Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

Criptovalute giù col Bitcoin. Tranne Ripple.

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Quotazione Bitcoin giù con tutte le altre criptovalute tranne Ripple

Giornata decisamente movimentata sul mercato delle criptovalute, con il Bitcoin che stamattina è sceso fino a quota 12.110$ verso le 8 del mattino per poi provare a rimbalzare.

In questo momento, ore 11:25 del 22 dicembre 2017, il cambio BTC contro Dollaro Statunitense segna quota 13.960$, in ripresa quindi rispetto a poche ore fa.

La volatilità delle criptovalute e soprattutto del Bitcoin potrebbe riservare sorprese eclatanti, come ad esempio un forte rimbalzo, così come visto in passato. Oppure, una continuazione al ribasso. E si parla della sola giornata di oggi. Le criptovalute e il bitcoin si confermano strumenti finanziari per chi ha sangue freddo. Il Bitcoin più di tutte, poiché su di esso si sono concentrati movimenti speculativi di enorme portata.

Se la maggior parte delle criptovalute ha seguito il forte ribasso del Bitcoin, così non è stato per Ripple, la valuta digitale che ha stretto accordi con istituzioni bancarie e network di pagamento.

Perché alcuni ribassi sono così repentini

I bitcoin hanno fatto gola a tantissimi neo-investitori, tra i quali vi sono compresi anche numerosi soggetti che non hanno mai investito ma che hanno trovato nel Bitcoin una “facile” fonte d’investimento. Ciò significa che durante i momenti difficili, come quello di oggi, in tanti cercano di non perdere quanto guadagnato e sono pronti a vendere facilmente.

Allo stesso tempo, altri investitori più scaltri e con maggiore liquidità, acquistano a un prezzo più basso. L’aumento degli acquisti fa (ri)salire il prezzo.

Proprio quest’ultimo fattore, secondo logica e analisi tecnica, dovrebbe tenere il bitcoin al di sopra di determinate quote.

Tutte le criptovalute scendono, tranne Ripple

Il fatto che persino oggi Ripple non abbia subito particolari colpi, così come qualche giorno fa, conferma come un supporto “istituzionale” ad una valuta digitale possa segnare la differenza. Così come abbiamo visto in passati articoli, il ripple è stato adottato da importanti gruppi bancari ed è in fase di valutazione per diversi altri. Tutto ciò ne aumenta l’autorevolezza. Questo ovviamente non vuole essere un consiglio per l’investimento ma una semplice constatazione di ciò che si è potuto vedere fino ad ora. Un fenomeno da seguire con particolare interesse.

Ripple è disponibile sia su piattaforme exchange che su piattaforme di negoziazione CFD come le piattaforme di trading Plus500 e eToro.

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Cross IOTA Dollaro, continua la fase laterale

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Cross IOTA Dollaro, continua la fase laterale

Nella nostra precedente analisi tecnico/grafica sul cross IOTA Dollaro, analizzando il grafico per mezzo di candele cumulate heikin ashi, avevamo evidenziato come le quotazioni del cambio erano ancora compresse tra area 3,25 e area 5,59 (linee arancioni). Avevamo aggiunto, che a nostro avviso tale fase laterale, visti anche i bassi volumi, sembrava una fase di accumulo in cui i prezzi stanno creando con buone probabilità una nuova base rialzista. La violazione al rialzo con volumi in aumento di tale pattern avrebbe dato la spinta a nuovi salite da parte della criptovaluta. Ricordiamo che tali fasi laterali sono molto frequenti nei grafici di qualunque strumento finanziario. Infatti, statisticamente, per oltre un terzo del tempo i prezzi si muovo in trend laterali, nei quali si registra una “battaglia” tra compratori e venditori. Tale fase indica un’incertezza di mercato.

Cosa è successo successivamente? I prezzi hanno proseguito il loro movimento laterale senza fuoriuscire da tale trend. Osserviamo, inoltre, come la media mobile a 20 periodi sta fungendo da ottimo supporto in cui i prezzi sono stati respinti verso l’alto.

Cosa aspettarsi quindi per il futuro? Restiamo fermi sulla view del precedente articolo e a nostro parere solo se e quando i prezzi del cross IOTA Dollaro romperanno al rialzo definitivamente e con volumi area 5,80$ forniranno un segnale di forza.

Nel momento in cui scriviamo IOTA batte nei confronti del dollaro quota 4,86. Tra le criptovalute a maggior capitalizzazione, IOTA è stata recentemente inserita sulla piattaforma di trading CFD Plus500.

[plus_chart chart=”IOTUSD”]

Le valutazioni evidenziate in questo articolo non vogliono essere un invito all’investimento, bensì solo analisi tecniche da valutare per possibili operazioni di trading/investimento. Ricordiamo, inoltre, che le criptovalute sono soggette ad un’alta volatilità.

*I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva. Tra il 74-89% degli investitori perde denaro quando negozia CFD. Considera se puoi permetterti l'alto rischio di perdere il denaro investito.
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