Bitcoin, quotazione crolla sotto i 9 mila, rischio panico

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La quotazione Bitcoin è scesa sotto il 9 mila dollari

La quotazione del Bitcoin è scesa sotto i 9 mila dollari e va avvicinandosi sempre più velocemente verso quota 8500. In questo momento, alle ore 11 di venerdì 9 marzo, il BTC vede un ribasso di oltre il 13% su base giornaliera, toccando il punto più basso su base mensile. La comunità degli analisti attribuisce tale calo a più fattori, tra cui la stretta sulla regolamentazione delle piattaforme di scambio “exchange”, le voci su possibili attacchi hacker o frodi avvenute su alcune di queste, ed infine la vendita di bitcoin da parte di uno o più grossi holder.

Analisi prezzo Bitcoin al 9 marzo

Riprendendo l’analisi tecnica sul Bitcoin di ieri 8 marzo, in cui evidenziavamo una view ribassista supportata da volumi sui rimbalzi piuttosto deboli, possiamo vedere come anche la linea di supporto a 9.370 sia stato sfondato e anche abbondantemente. Le logiche della sola analisi tecnica in alcuni casi non hanno più senso, laddove intervengano fattori esterni prorompenti, tipici dell’analisi fondamentale. Con le criptovalute abbiamo visto più volte come l’analisi fondamentale abbia un peso assolutamente decisivo sulle variazioni di prezzo, molto più che in altri settori finanziari.

Non appena il mercato ricomincerà a stabilizzarsi, le analisi tecniche diverranno maggiormente utili, soprattutto nell’ottica intraday.

Per quanto riguarda l’analisi su Bitcoin ad oggi, 9 marzo, alle 11:30, proponiamo il seguente grafico, che altro non è che la continuazione di quello proposto ieri, costruito con i ritracciamenti di fibonacci a partire dall’ultimo movimento di forte rialzo. Un grafico che ha prodotto delle conferme di validità proprio in concomitanza dei tentativi di rimbalzo (falliti).

Grafico orario quotazione Bitcoin Dollaro con ritracciamento Fibonacci

Come si può vedere, il nuovo supporto verso cui si muove il cambio BTC/USD è quello posto a quota 7.931 (sul grafico, il confine tra violetto e rosa). Ciò vuol dire che secondo tale grafico, nelle prossime ore il prezzo del Bitcoin potrebbe scendere verso tale quota, così come avvenuto per le linee precedenti.

Rispetto a ieri, i volumi sono mediamente più alti e vedono un aumento anche del volume degli acquisti. Ciò sta a significare che anche gli investitori più scaltri stanno iniziando a comprare nuovamente Bitcoin, ad un prezzo più conveniente rispetto a quello dell’ultimo mese (oscillato tra 9500 e 11000 dollari).

[plus_chart chart=”BTCUSD”]

La SEC richiede regolamentazione piattaforme Bitcoin

L’americana Securities and Exchange Commission (SEC), richiede a gran voce che le piattaforme di scambio criptovalute, le cosiddette exchange, debbano registrarsi e quindi sottostare alla sua regolamentazione.

Questo perché le criptovalute sono ritenute di fatto degli strumenti finanziari e perciò anche le piattaforme exchange devono sottostare alle regolamentazioni vigenti.

Questo discorso già vale, invece, per le piattaforme di trading CFD, le cui società più note sono già iscritte nei registri delle rispettive autorità di riferimento, come nel caso della CySEC per quanto riguarda la piattaforma di trading Plus500, che per l’appunto offre CFD sui Bitcoin e sulle altre criptovalute.

Il pericolo panico

Quando si verificano dei ribassi così consistenti, il pericolo panico è sempre dietro l’angolo. Fino ad ora, ad ogni momento di “panico da crollo Bitcoin” o da “bolla Bitcoin” è seguito un ritorno graduale alla “normalità”, dove per normalità si intende un periodo di contrattazioni senza sbalzi da capogiro.

I forti ribassi hanno finora funzionato da filtro, con il quale gli investitori più timorosi e principianti, lasciano spazio agli holder (possessori) di bitcoin più scaltri, con più liquidità e probabilmente anche della prima ora. Si consideri infatti che tra i tanti investitori vi sono anche quelli che hanno acquistato BTC quando valevano poche centinaia di dollari.

E sono proprio questi ultimi, lo zoccolo duro sul quale può contare il bitcoin, così come nuovi investitori e trader desiderosi di cogliere al volo l’opportunità di un prezzo più basso, con la previsione di vederlo tornare intorno a quota 10 mila, dove il BTC ha sembrato collocarsi “naturalmente” nel corso dell’ultimo mese.

Ora l’incognita principale è la seguente: si andrà verso la soluzione adottata dalla Corea del Sud, per la quale per gestire bitcoin occorrerà farlo da un conto con l’anagrafica completa registrata? Seguiremo con interesse.