Il Bitcoin è stato messo a cuccia

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Dopo gli attacchi istituzionali, il bitcoin è stato messo a cuccia

Dopo essere stato sotto i riflettori dei media per tutta la seconda parte del 2017, oggi del Bitcoin non si parla quasi più. E’ tornato nell’ombra, nella stessa ombra in cui è stato dal 2009 al 2016, per lo meno in Italia. Se negli Stati Uniti il dibattito è stato acceso (anche se a periodi alterni) sin dagli albori della criptovaluta, in Italia ha iniziato a far davvero notizia soltanto negli ultimi due anni. Ovvero, quando stava crescendo di valore e in seguito quando si è capito che sarebbe diventato una vera e propria mania.

La corsa al bitcoin è finita. Chi rimane? Coloro che hanno investito in Bitcoin da molto tempo, soprattutto, ovvero coloro che l’anno comprato per poco più di 1000 dollari e ora si ritrovano con una quotazione di mercato 6 volte superiore. Loro ci hanno guadagnato, mentre tanti altri ci hanno perso. Hanno avuto la vista lunga. Allo stesso modo, a voler fare una previsione, chissà quanto quoterà il bitcoin tra 3-4 anni.

A ciascuno la sua personale previsione sul bitcoin.

Un bitcoin più docile, che fa meno paura alle istituzioni

Un bitcoin indebolito, che sembra tornare nella sua “gabbia”, alla fine non era questo l’obiettivo dei soggetti istituzionali che negli scorsi mesi l’hanno attaccato in contemporanea su tutti i fronti? Alla fine, hanno ottenuto quello che volevano. Mancherebbe solo il colpo finale, quello della regolamentazione globale, ma probabilmente lo si riserverà in caso di ulteriori alzate di cresta.

Le preoccupazioni delle istituzioni sono ad ogni modo fondate. Non soltanto l’utilizzo da parte di soggetti criminali, ma soprattutto la corsa all’investimento sfrenato senza le basi. Il successo del bitcoin è stato dovuto soprattutto alla massa di neo-investitori che hanno iniziato a comprare bitcoin con l’idea che questo sarebbe soltanto aumentato di valore, anche fino a 100 mila dollari.

Tra investimento e trading online sul bitcoin

Miglior sorte hanno avuto i trader intraday che hanno optato per operazioni rialziste e ribassiste nel brevissimo termine. Piattaforme come Coinbase, Kraken, Bitpanda sono state prese d’assalto soprattutto per acquisti, mentre piattaforme di trading CFD come Markets.com sono state utilizzate per aprire posizioni al rialzo e ribasso in giornata.

Tra queste due pratiche, l’investimento tradizionale e il trading online con gli strumenti derivati, la prima è sicuramente quella che ha subito il colpo peggiore. Per la seconda, invece, resta la possibilità di aprire posizioni short, ovvero al ribasso, per i trader che prevedono ulteriori ribassi della criptovaluta.

Alle ore 10 di oggi venerdì 6 aprile 2018, la quotazione Bitcoin è pari a 6646 dollari, secondo le medie fornite da CoinMarketCap.